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Roberto Ciredz: un artista sardo conosciuto nel mondo, c’è la sua terra nelle opere e nel cuore (Gallery)

Se nasci a Muravera e cresci a Costa Rei, e poi diventi un artista, è impossibile che la tua terra non ispiri le tue opere. Se da ragazzino hai potuto osservare la potenza delle forze della natura, il mare, le montagne, le rocce, saranno il tuo talento a la tua sensibilità a guidare la tua mano per raccontarle con le immagini. Se poi per studiare ti trasferisci in una grande città come Bologna, in cui prevale l’elemento antropico, la volontà dell’uomo di controllare e a volte superare la natura, riportare visivamente gli effetti di questo rapporto tra uomo e natura è inevitabile. Questo è quello che è successo a Roberto Cireddu, in arte Roberto Ciredz, classe 1981.

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«Il mio lavoro si incentra sul rapporto tra uomo e natura, inteso proprio come intervento umano nei confronti della natura e di come l’uomo cambi l’impatto estetico del paesaggio». Roberto è un artista molto apprezzato in Italia dove ha allestito varie mostre tra le quali “EROSION” nella galleria Magma di Bologna ad aprile del 2018 e “RESIDUI” a Roma, nella Galleria Varsi inaugurata il 24 novembre 2017 che hanno riscosso un grande successo. Poi ci sono i muri sparsi in mezzo mondo, che accolgono i suoi grandi dipinti, che hanno contribuito ad accrescere la sua fama. La profondità del mare, l’imponenza delle montagne, la forza delle rocce, sono rappresentate nei dipinti di Ciredz in maniera schematica con un effetto tridimensionale spinto, ma come fossero stati imprigionati in calcoli matematici, come se l’uomo avesse, con le sue conoscenze scientifiche, voluto imbrigliare la potenza che si può scatenare dagli elementi della natura.

«La Sardegna ha influito decisamente – spiega l’artista- sono convinto che crescere in mezzo alla natura mi ha permesso di sviluppare una sensibilità senza la quale non avrei potuto concepire il lavoro che porto avanti oggi». I muri non sono certo come fogli bianchi, si trovano all’esterno, in contesti sempre diversi: «Di solito è il muro a ispirarmi – racconta Ciredz – il luogo in cui si trova, il contesto, la storia che gli appartiene e così via.. Per ogni superficie elaboro un progetto esclusivo che tiene in considerazione tutto quello che sta intorno alla parete». Anche se i murales sono forse le opere di maggiore impatto, l’artista sardo non si limita a questa forma d’arte espressiva e ama sperimentare: «Principalmente scolpisco, disegno su carta e dipingo sul muro, non dipingo su tela. Sto provando a dipingere su tela da diverso tempo ma ancora non riesco a ottenere un risultato che mi soddisfi. E’ un po’ frustrante per me perché adoro la pittura su tela, ma evidentemente ci devo lavorare ancora, sono sicuro che prima o poi qualcosa salterà fuori. Mi piace molto la musica elettronica sperimentale e l’audio visivo, sicuramente un domani proverò a lavorare con questi elementi».

Roberto gira il mondo per realizzare le sue opere, ma la Sardegna rimane il suo punto di riferimento: «Adesso vivo a Cagliari, dopo tanti anni sono tornato a viverci. Non ho mai abbandonato del tutto il posto dove sono cresciuto, periodicamente sono sempre tornato, ne ho sempre sentito il bisogno, per me è una sorta di terapia. Credo che a breve mi sposterò di nuovo, ci sono tanti posti che vorrei visitare e alcuni dove mi piacerebbe viverci per un periodo, ma la Sardegna rimane la mia base, la mia casa». Roberto Ciredz, ha tanti progetti imminenti, alcuni importanti altri un po’ più piccoli: « In questo periodo sto lavorando molto in studio a una nuova serie di sculture – conclude l’artista- sono in piena fase di ricerca a cui sto dedicando tutto il mio tempo.  Il progetto più importante adesso è organizzare una mostra personale a Cagliari che è una città a cui sono molto legato, ci sono cresciuto in parte. Sto lavorando proprio a questo e spero di riuscire a farla entro quest’anno».

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