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Tutto il pesce sequestrato ieri nelle acque di Sarroch verrà devoluto in beneficenza alla Caritas

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In prosecuzione all’attività di controllo della filiera ittica condotta ieri a Sarroch dai militari della Capitaneria di porto – Guardia costiera di Cagliari, questa mattina i medici del servizio veterinario dell’ASSL di Cagliari hanno verificato la commestibilità del pescato che era stato posto sotto sequestro, dichiarandolo idoneo al consumo umano. A seguito dell’esito favorevole dell’analisi, si è proceduto a devolvere tutto il prodotto ittico in beneficenza alla Caritas di Cagliari.

Ieri mattina, nel corso delle consuete attività di controllo in materia di pesca marittima assicurate dal personale della Guardia Costiera di Cagliari e di Sarroch, sono stati posti sotto sequestro oltre 300 mt. di rete ed il relativo pescato. L’operazione è stata compiuta nelle acque prospicenti i pontili della raffineria Saras, in località Sarroch, nei confronti di un pescatore “sportivo” che, a bordo di un natante da diporto, svolgeva attività di pesca con attrezzi non consentiti, in un tratto di mare interdetto alla pesca. Duplice, pertanto, la violazione contestata al trasgressore dall’equipaggio del battello GC A-67, che, oltre al sequestro dell’attrezzo da pesca e del pescato, ha proceduto ad elevare un verbale amministrativo con una sanzione pecuniaria di oltre mille Euro. Nel corso dell’attività di polizia è stato coinvolto il servizio veterinario della locale Autorità sanitaria per verificare la commestibilità del pescato sequestrato, che, qualora confermata, ne consentirà la donazione ad enti benefici e caritatevoli, ovvero, in caso contrario, la necessaria distruzione.

L’attività di vigilanza assicurata dal personale del Corpo delle Capitaneria di Porto – Guardia Costiera, è finalizzata a garantire che l’intera filiera della pesca marittima, dal pescato al consumo dei prodotti della pesca, sia costantemente controllata non solo per preservare le risorse ittiche del luogo, ma anche per tutelare i pescatori professionali, che quotidianamente svolgono la propria attività nel rispetto delle leggi, e i consumatori, che hanno il diritto di acquistare prodotti sani e perfettamente commestibili.

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