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Altro che cervelli in fuga: Vanessa Melis ‘alla corte’ di Facebook con Acqua San Martino

Vanessa Melis Acqua San Martino

I giovani e la Sardegna. Un rapporto non sempre idilliaco ma con delle piacevoli eccezioni. Una di queste si chiama Vanessa Melis, responsabile marketing e vendite di Acqua San Martino, che dopo un’esperienza all’estero, la laurea in economia, un master e diverse esperienze lavorative e tanta formazione in Italia e all’estero ha scelto di restare a lavorare nella sua terra per una delle aziende più conosciute dell’isola. Il suo lavoro di tre anni all’interno di Acqua San Martino è stato notato dai vertici di Facebook, che l’hanno inserita nel programma Forum per le Pmi, nel programma per le donne del digitale #shemeansbusiness, insieme alla sua azienda, e per il secondo anno consecutivo al Facebook Gather, per raccontare la crescita sui social network che l’azienda di Codrongianos ha conosciuto in questi anni, anche e soprattutto grazie al suo lavoro. San Martino è infatti l’unica azienda sarda ad essere stata invitata al vertice che ogni anno l’azienda di Mark Zuckerberg organizza per riunire le piccole e medie imprese europee più attive sui social network. In tutto sono circa 30 le aziende italiane presenti quest’anno.

Al centro Vanessa Melis nel quartier generale di Facebook Europe

 Vanessa Melis raccontaci il tuo percorso fino ad oggi.

Sono cresciuta in Sardegna ma ho avuto la fortuna di vivere all’estero e di viaggiare tanto. Dopo la laurea in economia, il master in progettazione e diversi corsi ho iniziato nel settore assicurativo
finanziario, approdando poi in una multinazionale che si occupava di consulenza alle imprese nel campo delle business information. In quel frangente ho visitato tantissime aziende dei settori più diversi, acquisendo una formazione e un’esperienza vastissima. In questo percorso ho incontrato San Martino che mi ha convinto a cambiare settore e a dedicarmi interamente a questo progetto triennale. La comunicazione e le relazioni hanno sempre fatto parte del mio background, la mia famiglia è proprietaria di una storica emittente radiofonica.

Come mai hai scelto di restare in Sardegna, in un periodo in cui il meglio della gioventù isolana decide di fare i bagagli?

Ho vissuto all’estero, ho viaggiato, ma so quanto siamo privilegiati a vivere in questa terra. Sono capitata in San Martino quasi per caso, ma ho deciso di investire il mio tempo e la mia crescita professionale in un’azienda sarda. Abbiamo tante eccellenze, che meritano di essere seguite, valorizzate e fatte crescere, anche nel mondo del digitale. Siamo molto indietro da questo punto di vista, ma con un’attenta analisi e una strategia la comunicazione digitale può portare posti di lavoro e maggiori fatturati. La cosa importante e rivolgersi a professionisti qualificati e avere un piano e degli obbiettivi ben precisi. Purtroppo in Sardegna ci sono tanti, troppi improvvisati. Come tanti avrei potuto andare via, ma la sfida era…Restare, e a me piacciono le sfide. San Martino era una di queste.

Facebook ha riconosciuto il lavoro di comunicazione svolto da Acqua San Martino in questi anni. Secondo te cosa è stato premiato?

Sopratutto all’inizio, l’azienda era quasi “spaventata” dall’esporsi nel mondo social, ma poi con molta fiducia, mi ha permesso di lavorare con un team di giovani e raggiungere dei risultati importanti. Con un adeguato equilibrio tra simpatia e interazione con il consumatore, siamo riusciti a comunicare, a fare cultura, a risolvere dubbi e luoghi comuni. Tutto questo ha rafforzato il brand e ci ha aiutato a crescere anche in termini di fatturato. Facebook ha premiato a suo tempo l’innovatività e l’indotto che siamo riusciti a generare sui social, sopratutto nei primi due anni di attività.

San Martino è una realtà in continua crescita. In che modo la presenza della tua azienda sui social network ne ha migliorato i risultati?

Siamo riusciti a creare una tipologia di comunicazione molto vicina al consumatore, molto “amichevole” , l’acqua San Martino risponde in prima persona al consumatore in maniera precisa e puntuale, coinvolgendolo e dando sempre delle risposte, anche e sopratutto ai commenti negativi, che ci sono serviti a smentire luoghi comuni e a fare cultura. Ci siamo resi conto che anche in zone dove non si portavano avanti particolari attività commerciali o attività di marketing l’acquisto del prodotto nella grande distribuzione cresceva. Questo ci ha dato maggiore fiducia nel decidere di investire in questo canale, tenendo sempre presente che i social sono solo una parte di una strategia di comunicazione che comprende un giusto equilibrio tra tipologia di attività e strumenti, classici e innovativi. Anche nel lancio di nuovi prodotti i social hanno avuto un ruolo fondamentale.

Cosa ti senti di consigliare a un giovane sardo che inizia un percorso nel mondo del marketing?

Trovo che il marketing sopratutto per le PMI debba essere orientato alla vendita, ci deve essere una buona connessione con la parte commerciale. Volete studiare marketing e aiutare le aziende sarde? Cercate sempre di applicarlo alla vendite e formatevi per trovare soluzioni che creino interconnessione tra comparto commerciale e marketing. Una buona conoscenza del commerciale, aiuta il marketing a scegliere le giuste strategie per raggiungere gli obbiettivi aziendali….e poi, studiate, studiate e siate curiosi, non abbiate paura di rischiare, la comunicazione non ha delle regole ferree.

E per il futuro?

Sono una persona molto ambiziosa, mi piace imparare sempre cose nuove, sperimentare, crescere. San Martino è uno dei progetti più interessanti e coinvolgenti che io abbia mai seguito. Vedere i
risultati del tuo lavoro è una delle soddisfazioni più grandi. Mi ha dato la possibilità di formarmi in maniera veloce e pratica sia nel campo delle vendite che in quello del marketing, e sarà sempre una delle esperienze più gratificanti e coinvolgenti che abbia mai affrontato. Ho ricevuto tante proposte nel corso di questi anni, anche da aziende molto più grandi e strutturate, ma ho comunque deciso di portare a termine il lavoro iniziato. Ora chissà, non metto limiti ai miei orizzonti.

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