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Lavoratore in protesta all’ospedale Sirai. Le società di vigilanza: “Abbiamo applicato

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È di ieri la notizia del lavoratore che per protesta contro il licenziamento si è arrampicato su un silos all’ospedale Sirai di Carbonia; il lavoratore è stato poi convinto a scendere dal silos e ha deciso di accamparsi in una tenda ai piedi della struttura. Oggi la società di vigilanza “Cannas” per la quale lavorava l’operaio ha precisato alcuni punti della vicenda.

“Nello specifico evidenziamo che trattandosi correttamente di cambio di appalto si è provveduto ad attivare immediatamente la procedura per la salvaguardia dei posti di lavoro così come il CCNL e le normative in materia prevedono, attivando immediatamente un tavolo di concertazione con le rappresentanze sindacali, rappresentative dei lavoratori impiegati in detto appalto”.

“In tale tavolo – si legge nella nota – erano presenti, tra gli altri, lo stesso Lavoratore in qualità di lavoratore firmatario e il Sig. Mele in qualità di rappresentante sindacale, entrambi in rappresentanza della Cisl, i quali hanno senza nessun indugio e/o obiezione, acconsentito a detto cambio firmando l’accordo che lo regolava”.

Secondo quanto riporta la società, l’operaio non avrebbe superato il periodo di prova previsto dal contratto e applicato a seguito dell’accordo sindacale firmato dai rappresentanti CISL. Lo stesso rappresentante sindacale, però, aveva dichiarato che il lavoratore aveva svolto la mansione per 13 anni.

“Essendo prerogativa della nostra azienda salvaguardare i posti di lavoro, comunichiamo che il Lavoratore verrà sostituito con il successivo in graduatoria degli esclusi dal suddetto cambio di appalto, anche questo iscritto alla CISL, così come convenuto nello stesso verbale di accordo, sottoscritto dallo stesso lavoratore e dal sindacato. Inoltre la nostra società si sta impegnando a garantire il lavoro anche all’ultimo lavoratore rimasto escluso dal cambio di appalto al fine di non perdere nessuna busta paga a questo territorio”.

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