La “T” torna a splendere in Castello. Un nuovo tabacchino per il quartiere
Un servizio che partirà a pieno regime lunedì 21 gennaio, utile non solo ai fumatori, ma anche a chi ha bisogno di valori bollati, come i fiammiferi, le marche da bollo e i francobolli, e ciò potrebbe portare a un maggiore afflusso nel quartiere, soprattutto di notte.
La “T” illumina dopo tanti anni Castello. Lo storico rione cagliaritano ha di nuovo un tabacchino. Nella via De Candia, presso il Caffè De Candia, per i tutti i castellani ritorna in vita un servizio che mancava da tempi immemorabili, con gli abitanti costretti a “emigrare” fuori dalle mura per un pacchetto di sigarette. «Vogliamo offrire a tutti un servizio in più, assente da anni» spiega il responsabile Marco Meloni.
Il quartiere delle tre torri versa in uno stato di abbandono generale ed è carente di tanti servizi. Dall’edicola alla calzoleria, dalla drogheria agli uffici postali, senza contare gli eterni lavori in corso che hanno reso alcune zone del rione un cantiere a cielo aperto. I castellani da anni lamentano notevoli disagi per quella che è una zona importantissima sotto il profilo storico. Ora però il tabacchino rappresenta una piccola vittoria per il rione.
Un servizio che partirà a pieno regime lunedì 21 gennaio, utile non solo ai fumatori, ma anche a chi ha bisogno di valori bollati, come i fiammiferi, le marche da bollo e i francobolli, e ciò potrebbe portare a un maggiore afflusso nel quartiere, soprattutto di notte. Se dopo le 20, infatti, quasi tutti i tabaccai della città abbassano le serrande, al Caffè De Candia il servizio è full time « nei fine settimana, in estate, lavoriamo sino all’alba» spiega Meloni «di conseguenza la gente qui avrà a disposizione le sigarette per tutta la notte, laddove invece ci sono i self service». Un grande vantaggio di sicuro per i turisti, che con la bella stagione affollano tutta l’area del Bastione, praticamente a ogni ora «molti non si portano in giro la tessera sanitaria. Dal momento in cui qui non c’è un automatico, non ce n’è alcun bisogno».
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