Il Serramanna apre il 2019 col botto. Nella sedicesima giornata la Befana è generosa con i biancazzurri. Al Coppi Amorati, Meloni e Nicola Atzeni schiantano il Quartu 2000 per 3 a 0. Non una partita in discesa per gli uomini di Carracoi che nel primo tempo non appaiono brillanti, pur andando in vantaggio, e nei secondi 45 minuti perdono Francesco Frau per rosso diretto.

La formazione 2019 del Serramanna vede il ritorno di Medda tra i titolari al centrocampo, dopo la scontata squalifica, ma l’indisponibilità di Marco Ena. In difesa, out, almeno dal primo minuto, Filippo Lai, si rivede al centro Pietro Aretino. In attacco Amorati e Meloni, dominatori del campionato, sorretti dal Luca Coccodi.
Primi minuti di studio con il Quartu 2000 che prova violare la difesa serramannese, senza alcun risultato.

Serramanna che invece scalda i motori alla ricerca del primo gol del 2019. Ma per vedere un tiro regno di nota bisogna aspettare 18 minuti. Lancio di Atzeni, sponda di Meloni per Coccodi, tentativo spedito in curva dal numero 10. Pochi minuti dopo suona il campanello Sitzia, su calcio di punizione. Palla in mezzo pericolosa ma battezzata fuori da Concas. Il Quartu 2000 c’è. Partita poco avvincente, il Serramanna si affaccia pochissimo dalle parti di Mainas, ospiti invece pericolosi, appena, sui calci piazzati. Al 28esimo però il Quartu 2000 fa paura con Cocco sulla sinistra, su apertura di Isola, ed è solo la zampata di Concas che dice di no al numero 8 verde. Al 39esimo però arriva , quasi inaspettatamente per quanto visto in campo, il gol del Serramanna. Apertura di Silva sulla destra per Amorati e il numero 9 timbra il suo sedicesimo cartellino stagionale. Pochi minuti dopo però risponde il Quartu 2000, Spissu serve Ferraro che sul filo del fuorigioco impegna seriamente Concas. Serramanna meno brillante rispetto a quello lasciato lo scorso anno, ma che comunque chiude il primo tempo con un 1 a 0.

Alla riapertura del secondo tempo ci prova il Quartu 2000. Cocco dalla distanza ma troppo centrale per Concas. Il Serramanna non sta a guardare e ci vuole l‘intervento salva risultato di Picciau per intercettare l’assist dalla destra di Amorati per Meloni. All’undicesimo minuto arriva il 2 a 0 serramannese. Cross dalla destra, palla che rimbalza nell’area avversaria e Meloni non sbaglia. E poco ci manca che Coccodi, solo davanti al portiere, non cali il definitivo tris. Il Quartu 2000 ci prova con Ferraro ma il suo calcio di punizione è una telefonata alla quale risponde egregiamente Concas. In campo si rivede nuovamente il redivivo Davide Secci, subentrato a Coccodi, ma il Serramanna perde pezzi per un rosso diretto a Francesco Frau.

I locali sentono l’assenza dell’uomo in campo con il Quartu 2000 che alza la testa buttando nella mischia anche Marcia. A cinque minuti dalla fine però a chiudere il match ci pensa Nicola Atzeni. Magistrale punizione del numero 60 dalla destra e 3 a 0 che non lascia discussioni. Carracoi butta in campo anche Stefano Pau e l’italo-brasiliano si mangia il gol del 4 a 0, centrando il palo di testa al volo su cross di Amorati. La sedicesima giornata finisce così, con un 3 a 0 serramannese che apre col botto il 2019.

Il tabellino
A.S. D Serramanna Calcio
Concas; Sanì, Aretino, Atzeni N., Frau; Silva Soares, Medda, Frongia (76′ Argiolas); Coccodi (63′ Secci); Amorati, Meloni (86′ Pau ).

Quartu 2000
Mainas; Picciau, Marci, Melis, Salaris; Spissu, Sitzia, Cocco; Ferraro, Isola, Sitzia M (72’ Marcia)
Arbitro: Ariu

Donne sarde, donne di carattere. Lo si dice spesso e a volte la storia interviene a corroborare questa tesi. Un primato in rosa molto particolare spetta infatti a una donna sarda, Grazia Pinna, cagliaritana residente in Toscana. Nel febbraio del 1979 passò alla storia per essere stata la prima donna arbitro d’Italia.

Come racconta un articolo de L’Unione Sarda del 14 febbraio 1979, Grazia Pinna, precedentemente commessa della Rinascente di Cagliari, dal «corpo minuto e gli occhi intensi», si era trasferita dal 1962 in Toscana per seguire il marito, un pasticciere, poi scomparso prematuramente. Allora 35enne, vedova e madre con due figli, fu scelta ufficialmente dall’Uisp per arbitrare partite di calcio.

Un primato conteso però da altre donne, tutte sarde o con legami con la Sardegna. Quando infatti uscì la notizia di Grazia Pinna, una 32enne di Guspini cresciuta a Terralba ed emigrata a Roma, Agnese Carta, raccontò di aver arbitrato da più tempo per conto della Fia. Come lei altre due donne, Placida Marrosu, anche lei sarda, e Paola Oddi, romana, ma sposata con un uomo di Bitti. Tutte in realtà arbitravano match da diversi anni. L’eccezionalità di Grazia Pinna fu proprio il riconoscimento da parte dell’Uisp, allora ancora negato dalla Figc, autorità competente per le altre tre donne.

Di chiunque sia stato il primato, una cosa è certa: per “mettere la gonnella” a un arbitro ci voleva per forza di cose una sarda.