“La buona politica per la Sardegna: solidarietà, lavoro, bene comune”, questo il tema di una marcia per la quale associazioni, volontari del mondo laico ed ecclesiale, ma anche politici, sindacalisti, studenti e pensionati, si mobilitano da tutta l’Isola. Promossa dalla Caritas diocesana di Ales-Terralba, dalla Delegazione regionale Caritas Sardegna e dal CSV Sardegna Solidale, riprende il tema più volte rilanciato dallo stesso Papa Francesco. «Oggi dove le diseguaglianze sono sempre più forti -ha spiegato il presidente del comitato promotore don Angelo Pittau- dove le guerre si susseguono per mantenere il potere, per aumentare i guadagni, la Chiesa, ma anche ogni uomo di buona volontà “giusto”, non devono avere paura della politica».

La Marcia torna a Villacidro dopo diversi anni di assenza, ma la scelta non è casuale «Villacidro è scivolata dal sogno della rinascita, del lavoro e del benessere, a un oggi senza speranza, con le fabbriche chiuse e la disoccupazione». «Proprio per restituire sogni e speranza abbiamo scelto questo luogo – ha affermato Don Angelo- partiamo dalla piazza Italia dietro l’Assl in un quartiere al margine, scartato, per andare per le strade del paese, a seminare speranza, ottimismo, futuro. Terminiamo in Piazza Madonna del Rosario, parrocchia nata per dare “spirito” allo sviluppo e al futuro di Villacidro, con una politica del bene comune».

Per questa 32esima edizione sono stati coinvolti anche i giovani e i bambini. È stato promosso infatti il concorso fotografico “Raccontateci la vostra Marcia della pace” aperto a tutti i giovani che attraverso una foto “selfie” di gruppo documenteranno la Marcia scegliendo posa, scenario, colori che descrivano al meglio il messaggio di pace e il tema dell’iniziativa.  Per i primi tre  Per i primi tre classificati in palio premi in  buoni acquisto. Tutte le foto in gara saranno pubblicate nei profili facebook e instagram della Caritas di Ales-Terralba e della Caritas Sardegna; esse dovranno essere inviate entro le ore 15 del 6 gennaio 2019 all’indirizzo e-mail: [email protected] indicando il nome, il cognome, la data di nascita, l’indirizzo, il numero di telefono e l’indirizzo e-mail di due referenti del gruppo. La giuria valuterà gli elaborati entro l’8 gennaio 2019; le premiazioni saranno entro il mese di gennaio 2019 al palazzo vescovile di Villacidro.

Questa mattina invece alle 10 nell’Auditorium Santa Barbara si sono ritrovati i bambini della scuola dell’infanzia e primaria per parlare di pace, più tardi con una colomba di carta in mano, in corteo hanno raggiunto il municipio dove sono stati accolti dalla sindaca Marta Cabriolu per i saluti finali. «Siamo davvero onorati che dopo qualche anno la Marcia della Pace sia tornata a Villacidro- ha dichiarato la sindaca Marta Cabriolu- per un evento dal respiro regionale importantissimo, vista anche la presenza di Don Ciotti, che questo pomeriggio terrà un discorso dal palco». La sindaca ha ringraziato tutti coloro che hanno collaborato, in particolare Don Angelo, la Diocesi di Ales e tutti i volontari. «L’obiettivo è quello di valorizzare i valori della solidarietà, della fratellanza e dell’uguaglianza – ha concluso la sindaca di Villacidro- e ovviamente in questo senso noi amministratori siamo chiamati a un forte senso di responsabilità visto che le conseguenze delle nostre scelte ricadono poi sulla collettività, quindi anche da noi deve partire l’esempio di una buona politica». L’appuntamento quindi è per le Ore 14,30 a Villacidro in piazza Italia (dietro la Assl) da dove alle 15 partirà il corteo.

Hanno marciato questo pomeriggio da piazza Garibaldi a piazza del Carmine, attraversando le vie del centro storico di Cagliari le oltre 70 associazioni sarde della rete #UmaniSopraTutto che promuove la pace e i diritti umani e condanna ogni forma di discriminazione.

Un migliaio di persone che hanno colorato le vie del centro con palloncini, bandiere al suono di fischi e tamburi. La partenza del corteo alle 17:30 in piazza Garibaldi. La manifestazione contro un odio che “Sta diventando un’abitudine: contro omosessuali, neri, rom” ha poi proseguito con la distribuzione di bigliettini di pace con la citazione di Kant: “Ospitalità significa il diritto di uno straniero che arriva sul territorio altrui di non essere trattato ostilmente”.

Presente anche l’assessore regionale Filippo Spanu insieme ai ragazzi di alcune associazioni studentesche e a giovani immigrati.