Cagliari, arriva “Vengo anch’io”: un progetto per portare anziani e disabili a spettacoli ed eventi culturali
Si tratta di un sistema che si propone di offrire un innovativo servizio di accompagnamento e di condivisione della cultura grazie alla disponibilità e ai mezzi di persone volontarie che offrono la propria disponibilità affinché l’utente possa essere accompagnato da casa all’evento culturale di interesse e di nuovo a casa alla fine dell’evento in totale sicurezza e con un accompagnatore formato.
È nato “Vengo anch’io”, un nuovo sistema di condivisione della cultura e di volontariato culturale.
Gli utenti, persone con disabilità (anche temporanea) e anziani, scelgono l’evento a cui partecipare e, in base alla disponibilità, vengono accompagnati e riportati a casa da un volontario, eventualmente con un mezzo di trasporto in convenzione.
Si tratta di un sistema che si propone di offrire un innovativo servizio di accompagnamento e di condivisione della cultura grazie alla disponibilità e ai mezzi di persone volontarie che offrono la propria disponibilità affinché l’utente possa essere accompagnato da casa all’evento culturale di interesse e di nuovo a casa alla fine dell’evento in totale sicurezza e con un accompagnatore formato.
Al momento è attiva la prima fase di registrazione che ci permetterà di ricontattarvi per entrare nel vivo del circuito e degli incontri di formazione (per i volontari). Nei prossimi mesi la versione definitiva della piattaforma e dell’app con cui poter usufruire a pieno dei servizi.
Il servizio è parte di un progetto pilota attivo nelle province di Cagliari e Lecce.
L’obiettivo è quello di promuovere il volontariato nell’ambito dell’accessibilità agli eventi culturali.
Vengo anch’io è un progetto pilota per il lancio di un sistema di risorse creato per l’accompagnamento delle persone a limitata autonomia (sia essa dovuta a disabilità, anzianità, condizioni fisiche temporanee…) agli eventi culturali, favorendo la creazione di una solida rete tra diversi operatori culturali e non del territorio.
Per registrarsi: http://www.vengoanchio.eu
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Adotta la piccola Alba, rifiutata da 7 famiglie perchè down. La storia di Luca, papà single
Alba è una bambina affetta dalla sindrome di Down. La piccola venne abbandonata in ospedale dopo che la mamma naturale la diede alla luce. Luca Trapanese, papà single, l'ha adottata dopo che ben 7 famiglie si sono rifiutate
La piccola Alba è stata abbandonata dopo la nascita perchè affetta dalla sindrome di Down. Sette famiglie in attesa di un bambino da adottare però, si sono rifiutate di accoglierla. Ma Alba ha trovato l’amore di Luca Trapanese, single napoletano che non ha mai avuto dubbi sulla piccola. Come riporta Tgcom, l’ha accolta in affido a poche settimana dalla nascita e l’ha adottata definitivamente al compimento del suo primo compleanno.
“Spero che in tanti facciano quello che ho fatto io”, si augura il 40enne che desiderava essere il papà di un minore disabile o vittima di violenza. Un sogno coltivato nei diversi anni in cui Luca si è dedicato al volontariato e che, adesso, racconta nel libro “Nata per me”, scritto a quattro mani con lo scrittore Luca Mercadante. “Ho realizzato il sogno di avere un figlio”, spiega il papà single che non fa differenza tra sano e disabile perché, per lui, le difficoltà nel crescere un bambino “sono le stesse”. “E’ importante non vedere solo la disabilità del bambino, ma tutte le sue potenzialità. E Alba ne ha tantissime”.
Una dedizione quella di Luca per i più deboli che lo ha portato a fondare nella sua città l’associazione “A ruota libera”, che si occupa di ragazzi Down, e La Casa di Matteo, per bambini gravemente ammalati. Ma non è finita qui. A Marzano Appio, sempre in Campania, Luca ha realizzato “Il borgo sociale” composto da tre residenze, fattoria, apicoltura e tante altre attività sempre per i disabili e per il loro inserimento nella vita lavorativa in piena autonomia. Luca è un uomo e un papà per cui la diversità è una possibile risorsa, che guarda Alba crescere come una bambina qualunque, e che ammette senza dubbi: “Sono convinto che sarà felice”.
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