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Profondo rossoblù. Spal-Cagliari: con le unghie e con i denti

pavoletti

Articolo di Andrea Congiu.

Con le unghie e con i denti, il Cagliari acciuffa un pareggio in una partita che stava perdendo per proprio demerito. Alla dodicesima giornata, la squadra sarda non decolla verso posizioni più adeguate alle sue potenzialità, però dà ai suoi tifosi, un segnale di indomita vitalità. Sei minuti per recuperare due reti di svantaggio. L’aereo rossoblù è rimasto a terra per gran parte della gara. Nel primo tempo nessun tiro nello specchio della porta ferrarese, mentre gli spallini potevano recriminare  sul mancato raddoppio, dopo il fulmineo vantaggio di Petagna. Nella seconda frazione della partita il 2 a 0 di Antenucci si sentiva nell’aria ed è parso inevitabile, come la sconfitta.

Poi, all’improvviso, il decollo. Pavoletti si alza in volo e, guardando tutti dall’alto, la piazza lassù dove osano le aquile. Completa l’opera, tre minuti dopo, Re Artur Ionita, nell’occasione spietato come Carlos Monzon quando determinava di mettere a terra l’avversario. Fine delle trasmissioni, anzi no, ancora un brivido per il rischio di prendere il terzo goal  in contropiede. Padoin, all’ultimo respiro, ci mette tutta l’esperienza e non sbaglia, facendo allargare oltre misura Lazzari, nell’ultima discesa in velocità della partita. Con le unghie e con i denti, il Cagliari rimane aggrappato al sogno di non ripetere il tribolato cammino dello scorso campionato, di non ricadere nel girone infernale per non retrocedere. Oggi vanta soli due punti in più. Quasi tutti i restanti numeri statistici sono ancora troppo simili a quelli della precedente stagione.

Le differenze però ci sono. Una è data dal maggior equilibrio fra i reparti che si riflette sia in una miglior differenza reti, sia nello score, più ricco di pareggi (5 e non 0) che di sconfitte (solo 4 al posto delle precedenti 8). L’altra evidente difformità si nota nell’atteggiamento mentale. Al posto della rassegnazione si vede sempre una reazione alle difficoltà e questo fa ben sperare tutti i tifosi sardi. Aspettando il Torino alla Sardegna Arena, ci sarà il tempo per far rifiatare Padoin e Srna, maestri in campo, ma a corto di ossigeno. La maglia azzurra corroborerà oltremodo i tre moschettieri rossoblù, Cragno, Barella e Pavoletti. Il resto della compagine sarda dovrà convincersi che la possibilità di un aggancio al Toro trova fondamento nei numeri, ma soprattutto nelle qualità della squadra rossoblù.

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