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Profondo rossoblù. Juve-Cagliari, chi sbaglia paga

Cagliari's head coach Rolando Maran reacts during the Italian Serie A soccer match Parma Calcio1913 vs Cagliari Calcio at Ennio Tardini Stadium in Parma, Italy, 22 September 2018. ANSA/ELISABETTA BARACCHI

di Andrea Congiu

Tre errori, tre goal subiti, una squadra di undici leoni che per tre volte si è trasformata in Bambi, il tenero personaggio del film di animazione della Disney. Pisacane, Bradaric e Srna hanno vissuto un momento di ingenuità ciascuno, tornando bambini di fronte al lupo cattivo che se li è mangiati in un sol boccone.

Il goal da favola di Joao Pedro, ha dato la certezza che anche i ricchi piangono se sai fargli male. A dir la verità, quello del brasiliano è stato un pareggio strameritato, almeno il primo tempo sarebbe dovuto finire così, sull’uno a uno. Paradossalmente, la squadra sarda non si è disunita proprio nei momenti di maggior difficoltà. Ha sempre reagito con il gioco e con personalità. Rispetto alla passata stagione, questo è il grande valore aggiunto creato dal condottiero Rolando Maran.

A questo punto, questa evitabile sconfitta contro i primi della classe, dovrebbe dare al Cagliari la consapevolezza dei propri mezzi.  Nel proseguo del  campionato, per recitare più il ruolo del cacciatore che quello della preda, gli uomini di Maran non dovranno dimenticare di aver guardato negli occhi gli avversari bianconeri, senza mai abbassare lo sguardo.

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