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Blocco della pesca e morte di cozze e arselle: i pescatori protestano in via Roma. Traffico in tilt

Via Roma è stata temporaneamente chiusa al traffico perché è in corso la manifestazione dei pescatori di Santa Gilla in ginocchio dopo il blocco della pesca e la morte degli allevamenti di cozze e arselle.

È di qualche giorno fa, infatti, la notizia della morte delle cozze e delle arselle dello stagno di Santa Gilla a seguito della enorme quantità di acqua e fango che si è riversata durante l’alluvione del 10-11 ottobre scorso. Dopo le piogge abbondanti torrenziali, infatti, com’era successo già nel mese di maggio di quest’anno, la Asl ha immediatamente imposto il blocco della pesca e della raccolta nello stagno cittadino perché fango e detriti si erano riversati nella laguna.

Da qui la prima protesta dei pescatori sotto il Consiglio regionale in via Roma, per chiedere gli indennizzi relativi al blocco del mese di maggio; indennizzi che a quanto pare non arriveranno però, a causa di un cavillo legislativo in base al quale, calcolando il solo fatturato dell’intero consorzio senza tener conto del numero dei consorziati, considererebbe i pescatori oltre la soglia utile per percepire l’indennizzo. Una regola che andrebbe modificata perché, avevano ricordato gli stessi pescatori occorre misurare il fatturato anche sulla base del numero dei consorziati. Per superare questo problema, il Consiglio regionale sta discutendo in queste settimane una legge per permettere ai pescatori di ricevere gli indennizzi, senza i quali sarebbero in ginocchio.

Qualche giorno fa, poi, la scoperta della morte dell’allevamento delle cozze e delle arselle nello stagno. Una catastrofe per i 250 pescatori che oggi sono di nuovo scesi in piazza in corteo davanti al Consiglio regionale di via Roma per chiedere di nuovo aiuto alle istituzioni.

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