Barella, l’orgoglio della Scuola calcio Gigi Riva: “Che bello vederlo esordire in azzurro”
Il dg Daniele Cortis, uno dei suoi primi allenatori: “Siamo felicissimi per lui, è stato uno dei migliori in campo”
Orgoglio e soddisfazione. Sono questi i sentimenti che riempiono il cuore e l’anima di Daniele Cortis, direttore generale della Scuola calcio Gigi Riva, all’indomani dell’esordio in Nazionale di Nicolò Barella. All’accademia per giovani innamorati del pallone fondata da Rombo di Tuono nel 1976, il ventunenne centrocampista cagliaritano è cresciuto e si è forgiato ed è proprio lì che ha conosciuto Cortis, uno dei suoi primissimi allenatori.
«E’ stato bellissimo per me e per gli altri dirigenti vedere Nicolò debuttare in azzurro dopo averlo avuto piccolissimo qui alla Scuola – racconta con gioia il dg della Gigi Riva -. In realtà tutti noi aspettavamo questo momento dal mese scorso, dalla sua convocazione per le sfide di Nations League, e, ieri, quando abbiamo saputo che avrebbe finalmente giocato, non stavamo nella pelle»
Come giudica la sua prova?
«E’ stato il solito Niccolò: ha mostrato personalità e la giusta sfrontatezza. Ha commesso qualche errore ma è stato uno dei migliori della squadra. D’altronde, lui è bravissimo e se uno come Andrea Pirlo dice che è il miglior centrocampista italiano c’è da credergli».
Cosa gli augura per il futuro?
«Di continuare così, fuori e dentro il rettangolo di gioco. Al Cagliari è un punto fermo e, secondo me, anche la Nazionale ormai non può più fare a meno di lui. Mi aspetto di vederlo in campo domenica con la Polonia e spero che possa togliersi ogni soddisfazione calcistica, anche nel caso in cui ciò, un domani, comportasse il suo addio al Cagliari».
Vi siete sentiti ieri al termine della partita?
«No, non volevo disturbarlo. Gli manderò un messaggio oggi, sperando poi di incontrarlo al più presto».
Vi vedete spesso?
«Nicolò abita vicino a casa mia e quindi è facile incontrarsi. L’’ultima volta che ci siamo visti è stata quando l’Under 21 è venuta a giocare qui a Cagliari».
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