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Apocalypse Mum. Multitasking VS Man-in-tasking. Donne e uomini vengono o no dallo stesso pianeta?

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L’avete notato? Sparecchiano (se lo fanno) con una mano sola e l’altra in tasca, fanno mille viaggi dal tavolo al lavello, noi in un viaggio solo togliamo tutto, riusciamo anche a scuotere la tovaglia e piegarla, in una sola mossa. Se caricano la spesa: in una mano una busta, nell’altra il niente, noi teniamo due buste, la borsa, il guinzaglio del cane, la mano del bambino, la posta che abbiamo preso al volo dalla cassetta delle lettere, le chiavi di casa e della macchina, il cellulare con tanto di chat aperta, che tanto un dito libero per rispondere a un’amica si trova sempre.

Se vanno loro a fare la spesa, il biglietto con la lista rimane sul tavolo oppure lo prendono, ma tanto non lo seguono, vanno a braccio, loro. Il risultato è 100 cose che non servono, tranne la carta igienica che invece serviva. Serviva secondo lui, che non avendola trovata nell’armadio ha stabilito arbitrariamente che fosse finita. Ma si sa, vanno al mare e non trovano l’acqua. Li vedi davanti all’armadio aperto: gambe divaricate sguardo perso nel vuoto e ovviamente mani in tasca. Aspettano che ciò che cercano venga fuori da solo, così come per miracolo, come le lacrime della madonnina, come le lumache dopo la pioggia. Noi invece le cose non le cerchiamo, sono loro che trovano noi. E lo credo bene, chi altri vuoi che le abbia conservate!

A me pareva che venissimo più o meno tutti dallo stesso posto, la Terra, però alla fine forse è vero che noi veniamo da Venere e loro da Marte. Come spieghereste altrimenti che lo stesso bambino che viene pulito dopo il bisogno grosso, al papà provoca conati e lacrimoni e gli toglie l’appetito e la mamma invece lo pulisce e subito dopo mangia un dessert al cioccolato senza fare una piega. E se la creatura vomita? Lui inginocchiato sul water e lei che gli tiene la fronte. Lei poi dopo che padre e figlio hanno riproposto il pranzo, il primo sulla maglietta pulita (se no che gusto c’è) il secondo nel water, si siede a tavola senza che il suo appetito ne risenta. Come è possibile che se il pargolo cade e picchia la fronte con relativa perdita ematica, per noi sono due gocce di sangue, ghiaccio bacio e via, per loro il sangue è a fiotti e bisogna allertare il centro trasfusionale?

Noi siamo fatte della stessa materia di cui è fatta la fatica, loro non sono fatti di materia. Noi con la febbre continuiamo la nostra vita di sempre, al limite ci riserviamo di decidere se prenderci mezza giornata di riposo, ma solo se superiamo i 39. Loro con 36 e 8 fanno testamento, a 37 vogliono il prete. Probabilmente è un problema legato alla genetica, se no come giustificare che a noi il bucato ci viene bene e a loro dalla lavatrice esce Mio Mini Pony arcobaleno, il bucato del Gay Pride. Vogliamo parlare di quando il bucato va stirato? Noi le pieghe le togliamo loro fanno miracoli: le moltiplicano come i pani e pesci.

A proposito, siete proprio sicuri che Gesù fosse un maschio? La butto lì, visto che si parla di miracoli. La donna ti risuscita le piante che affidate a lui per una settimana e che sembravano prese dal giardino di Morticia Addams, fa fare i compiti al bambino in mezz’ora (mentre prepara la cena) dopo che lui in tre ore e mezzo gli aveva fatto scrivere solo la data, con due verdurine saltate ti ringiovanisce il polpettone di tre giorni, che manco il chirurgo di Nina Morich col botulino, mentre lui l’avrebbe condotto alla frazione umida dei rifiuti senza rimpianti. Se non sono miracoli questi!

E se il destino dispettoso vi ha riservato un compagno col morbo di Masterchef? Un minuto di silenzio per voi. Sì sì certo vi preparerà piatti da urlo, ma poi chi entra in cucina a sistemare le 5 batterie da cucina complete che ha sporcato? E se invece non ha il morbo e non sa fare manco un uovo strapazzato, ma comunque si cimenta voi dovete ostentare gradimento, non fate il Bastianich della situazione: tu vuoi che io muoro, il ragazzo ha bisogno di incoraggiamento. Ma di solito sono episodi rarissimi, preferiscono trovarlo pronto il pasto.

Si favoleggia tanto dell‘uomo scandinavo che si può intercambiare con la propria compagna in ruoli, fatica e impegno. E noi donnine mediterranee dal profilo ad anfora, invidiamo le longilinee biondissime nordeuropee un po’ per la loro linea un po’ perché non sono multitasking. I loro uomini non sono manintasking. Ma forse la colpa è nostra perché non ci accontentiamo e pretendiamo troppo…e se il problema fossero le tasche? Non è che in Scandinavia non esistono?

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