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Lavorare da casa: dalla Energit di Cagliari parte la rivoluzione del “lavoro agile”, lo “smart working”

energit smart working

Smart working o lavoro agile. Chiamatelo come volete, ma la nuova frontiera è ormai aperta. La Energit di Cagliari fa da apripista ad un nuovo modo di intendere il lavoro. La filosofia è questa: il perimetro di un ufficio si può estendere fino al proprio domicilio. Su richiesta del dipendente, è possibile lavorare da casa propria. L’azienda fornisce gli strumenti di lavoro (che sia un pc, un portatile o uno smartphone), e i vantaggi per il dipendente non si contano.

Addio stress in macchina in mezzo al traffico, spese per la benzina o per i trasferimenti in genere, e perché no, anche qualche ora di sonno guadagnata. La rivoluzione del lavoro agile va a braccetto con quella tecnologica. Ai tempi della connessione Internet e delle chat, il portafoglio e la qualità della vita dei dipendenti possono trarne grandi benefici. Le regole sono poche e semplici: reperibilità all’interno di una fascia oraria, che deve essere concordata con il proprio responsabile, ed un limite massimo di giornate di lavoro agile al mese, in modo da evitare i rischi di isolamento e garantire le necessarie interazioni fisiche con i propri colleghi.

Fissati questi paletti, Energit ha deciso di sposare questa rivoluzione. I risultati dell’esperimento, iniziato lo scorso dicembre, sono sorprendenti. Prendiamo le mamme lavoratrici: quante volte erano costrette a chiedere un permesso, o un giorno di ferie, in occasione di un’influenza del figlio oppure in concomitanza di un giorno di sciopero a scuola? Lo smart working è la miglior risposta che la Energit poteva dare alle sacrosante esigenze familiari. I pareri sono entusiasti: «Il lavoro agile ha decisamente migliorato la mia vita di mamma.   – racconta Valentina Pilia, madre di un maschietto di 5 anni – D’estate, ad esempio, con le scuole chiuse, lavorare da casa mi permette di stare con lui senza dover pagare una babysitter. La flessibilità nell’orario, concordata con l’azienda, ha fatto sì che durante la giornata possa fare le commissioni necessarie senza dover prendere permesso».

Per non parlare dei pendolari. Sara Sergi abita a Oristano, e fino a gennaio, viaggiava tutti i giorni, con una spesa in benzina (ma anche con tanta fatica fisica e mentale) decisamente alta: «Lavoro da casa due giorni a settimana. Sono finite le levatacce alle 6 del mattino, il traffico, i ritardi al lavoro. Con il lavoro agile sono rinata. Facevo 200 km ogni giorno per andare da Oristano a Cagliari. Ora ne faccio 400 in meno alla settimana». Poi c’è chi deve accudire un genitore anziano, chi ha gli operai in casa e chi la macchina dal meccanico.

Ma non si pensi che il lavoro agile impatti sull’efficienza, tutt’altro. Fra azienda e lavoratori si è creato un circolo virtuoso, come sottolinea il direttore generale Marcello Spano: «Il rapporto di fiducia con i dipendenti è aumentato. Si lavora più spesso per obiettivi, anche giornalieri, e il passo che Energit ha fatto per andare incontro alle esigenze dei dipendenti è stato apprezzato». La parola d’ordine, dunque, è “obiettivo”. Con il lavoro agile il focus gira intorno alla produttività e all’efficienza, spostando l’attenzione da quante ore si passano in ufficio a quanto effettivamente si produce. Lo smart working non è dunque libertà da qualunque dovere lavorativo, anzi. Fissare gli obiettivi con il proprio responsabile è un presupposto necessario del lavoro agile.

Ad oggi, più un terzo dell’organico ha aderito alla proposta dell’azienda, e altri dipendenti sono in procinto di dare la propria disponibilità. La rinascita di Energit, dopo un periodo di crisi, passa anche attraverso lo smart working. Basta vedere i risultati economici ottenuti dall’azienda, con un organico ridotto rispetto al passato. I vantaggi dello smart working non si fermano però al perimetro dell’azienda che lo adotta. L’impatto positivo può trasferirsi a tutta la comunità. Se altre aziende seguissero la strada indicata da Energit, ne gioverebbe la stessa città di Cagliari. Meno spostamenti per andare in ufficio significa meno traffico, meno emissioni e inquinamento, mezzi pubblici meno affollati.

Dal punto di vista normativo, la materia è regolata dalla legge 81/2017, che pone l’accento sulla flessibilità organizzativa, sulla volontarietà delle parti che sottoscrivono un accordo individuale e sull’utilizzo degli strumenti che consentono di lavorare da remoto. Ai lavoratori agili viene garantita la parità di trattamento – economico e normativo – rispetto ai loro colleghi che eseguono la prestazione con modalità ordinarie. È, quindi, prevista la loro tutela in caso di infortuni e malattie professionali. La rotta, insomma, è tracciata, ed Energit ha deciso di guidarla.

 

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