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Adottato a Ravenna, scappa per tornare dalla sua salvatrice in Sardegna. La storia da film di Thor

cane thor

Barbara e Thor

Il caso di Thor, il cane scappato dalla casa dove era stato adottato – in provincia di Ravenna – per ritrovare la sua salvatrice ogliastrina, ha emozionato il popolo del web,  in Ogliastra ma non solo. Ma bisogna fare qualche passo indietro per raccontare questa vicenda da film.

 

Barbara Pistisla volontaria lanuseina che accoglie i randagi, dà loro stallo e cerca per loro una casa definitiva piena d’amore e di cure – è raggiante quando una famiglia mostra l’intenzione di adottare due dei suoi protetti a quattro zampe. Sono entrambi stati salvati dalla strada, si meritano una famiglia che li ami e che li inserisca nel nucleo familiare come membri. Inoltre, è un sollievo che possano continuare a vivere insieme. Thor, un mix golden bianco e beige, e Leone saranno felici, si dice Barbara, e questo è uno dei momenti che ripaga di tutti i sacrifici. Certo, ogni volta che si separa da un cane che ha salvato, Barbara è un po’ triste. Si dona a loro nella maniera più assoluta e cerca di salvarne e sistemarne quanti più possibile: per questo sa che è necessario separarsene.

Thor ha comunque una storia particolare.

«L’ho salvato dalla strada. Con me non scappava mai» racconta Barbara «Io potevo addirittura aprire il cancello con tranquillità, restava al mio fianco». Amore a prima vista, quello di Thor per la sua salvatrice. Comunque, con un po’ di magone, Barbara dà a lui e a Leoni la sua benedizione: i due sono attesissimi in provincia di Ravenna per iniziare una nuova vita. Ma la serenità dura un solo giorno. La mattina successiva al giorno del loro arrivo, Barbara riceve una brutta notizia: Thor è scappato, non si trova più. La contentezza, la certezza di avergli offerto una vita migliore, la serenità… tutto svanisce. Lì vicino ci sono un’autostrada e una ferrovia. Nella mente di Barbara, gli scenari peggiori.  Vengono fatti girare volantini,  diffuse informazioni e foto del cane. Decine di persone si affezionano al caso e seguono la vicenda tramite il profilo di Barbara. 

«A un certo punto» racconta «una ragazza di Lanusei mi ha chiamata. Mi ha dato appuntamento in un’agenzia di viaggio. È un angelo, io la ringrazierò per sempre.  Mi ha pagato completamente il biglietto dandomi anche qualche altro soldo per le necessità. Sapeva che qui non potevo stare, che stavo morendo di paura e mi ha detto solo: “Torna con il cane!”. Allora sono partita». Nel frattempo qualcuno avvista Thor in un enorme campo. Alcune volontarie si appostano facendo i turni per non farlo allontanare. Il cane non si fida di nessuno, non vuole che si avvicini anima viva. Addirittura, messo alle strette, morde e si mostra aggressivo. Fermo in un angolo, sembra che stia aspettando qualcosa. Barbara, pur non avendo mai viaggiato da sola, si fa coraggio: «Ero terrorizzata ma questo non mi ha fermata. Vedevo, nella mia mente, solo Thor. Era il mio obiettivo, non c’era nient’altro». Quando arriva lì, nei pressi del campo, la ragazza è convinta che il cane sia troppo spaventato«È per questo che non si fa avvicinare da nessuno» si dice «e anche io dovrò penare per riprenderlo».

Non sa che si sbaglia. Thor, in quel campo, aspetta solo lei. La attende come si fa con un amore perduto. La attende con il cuore straziato, probabilmente convinto che lei l’abbia abbandonato. Ecco perché, quando la vede, tutto cambia.  Lei lo chiama, lui la raggiunge subito, corre per arrivare da lei, si mette pancia all’aria per le carezze che ama tanto. Dopo qualche minuto di pianto e di coccole, tornano indietro dalle volontarie. «A quel punto, dovevo riportarlo con me. Non avrei mai immaginato una cosa simile, è stata una dichiarazione d’amore totale, una scena da film. Thor sarà la mia mascotte, mi sono detta».

 

 

Barbara riceve parecchie offerte di stallo per la notte, la gente del posto si mobilita in blocco per darle un letto e per mostrarle vicinanza. Alla fine, decide di stare dalla volontaria bolognese che la aiuta da tempo nelle adozioni a distanza. Presto Thor e Barbara sono pronti a tornare in Sardegna«Il viaggio di ritorno non è stato semplice, ma eravamo sempre più vicini a casa. Era questo l’importante».Quando parcheggiano, finalmente giunti nell’amata Ogliastra, Thor scodinzola e si muove come un forsennato. «Sembrava impazzito, era tornato nel posto in cui desiderava stare, con gli altri suoi amici e con me». Era tornato a casa, la sua unica vera casa.

 

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