Sembra una storia da film ma è tutto vero. In Gran Bretagna una famiglia è in attesa del loro, udite udite, 21esimo figlio. Come racconta il Tgcom, “volevamo fermarci al 20esimo, ma… sorpresa: è in arrivo il 21esimo, una bimba”. E’ a partire dal loro canale Youtube che la famiglia britannica dei record, i Radford, hanno annunciato sulle loro pagine social l’attesa di un altro figlio, il 21esimo appunto. Sue, 42 anni, e Noel, 46, da Morecambe, in Lancashire, rispettivamente mamma e papà, non stanno nella pelle dalla gioia e su Instagram, commentando l’immagine dell’ecografia, condivisa con i loro 47mila follower, hanno scritto: “Non vediamo l’ora di darti il benvenuto nella famiglia, piccola”.

Nel video di YouTube, Sue parla alla telecamera mentre è in auto con alcuni dei suoi figli: “Stiamo tornando a casa dopo aver avuto un appuntamento davvero speciale e incantevole: indovinate!”. Poi, una volta nella sua abitazione mostra il pancione. Eppure, solo pochi mesi fa, i capostipiti della famiglia più numerosa della Gran Bretagna avevano assicurato che si sarebbero fermati al 20esimo figlio, Archie, che è nato a settembre. Il 21esimo in attesa sarà una bimba e avrà quasi 30 anni di meno rispetto al fratello maggiore.

Chris, infatti, ha 29 anni. Dopo di lui ci sono Sophie, 24, Chloe, 22, Jack, 21, Daniel, 19, Luke, 17, Millie, 16, Katie, 15, James, 14, Ellie, 13, Aimee, 12, Josh, 10, Max, 9, Tillie, 8, Oscar, 6, Casper, 5, Hallie, 2, Phoebe, 22 mesi, e Archie, nato a settembre 2017. Alfie, invece, nacque senza vita nel 2014.

Beniamino Zuncheddu ha commentato la notizia del rientro in Italia di Chico Forti.

“Beniamino Zuncheddu ha a cuore la sorte e i diritti di tutti i detenuti, quindi è molto felice che Enrico Forti abbia ottenuto di scontare la sua condanna in Italia e che le istituzioni si siano prodigate per favorire che ciò accadesse” ha detto il suo avvocato Mauro Trogu.

“Non nasconde però la sua delusione per essere stato totalmente ignorato da quelle stesse istituzioni che sembrano guardare più a ciò che accade nei tribunali esteri che non a come viene amministrata la giustizia in Italia, e non si sono accorte della sua assoluzione con formula piena (per non aver commesso il fatto) dopo quasi 33 anni di carcerazione” ha poi aggiunto il legale.