Dare il nome del proprio padre o della propria madre al proprio figlio. Una scelta molto diffusa da parte di molti genitori italiani per onorare la memoria dei propri cari. Anche i coniugi Mussolini di Parma hanno optato per questa decisione e hanno chiamato il proprio bambino come il nonno: Benito. La notizia è stata pubblicata nell’edizione odierna de La Gazzetta di Parma.

Benito Mussolini, nato a Parma nell’anno 2017, omonimo di un altro ben più famoso nato a Predappio nel 1883, dopo 14 mesi si è trasferito con i genitori a Genova. La mamma e il papà sono andati a presentare i documenti all’ufficio anagrafe del capoluogo ligure per certificare la residenza.

Così, l’ufficio comunale ha pensato di informare il Tribunale locale di questa “anomalia” e i giudici genovesi hanno convocato i genitori per dei chiarimenti. I due in tutta risposta hanno dichiarato di non avere nessuna intenzione di cambiare il nome del bimbo. Con buona pace delle coincidenze storiche e anche delle future idee politiche del piccolo.

Grande traguardo per Michele Porcheddu, il 16enne di Thiesi che spopola su Instagram con la pagina “Le_delizie.di.Michele”: sì, perché la cucina per lui è vita, è fuoco che arde. Ed è soprattutto Isola, la nostra, che gli scorre nelle vene insieme al sangue: c’è sempre un po’ di Sardegna nelle sue creazioni.

Ora, stringe tra le mani il suo nuovo libro intitolato appunto “Le mie delizie – dai fornelli di casa ai social”.

«Ho iniziato a pensare di scrivere questo libro circa due anni fa, poco dopo aver creato la mia pagina Instagram. All’epoca, ero così piccolo che pensavo di non poterlo fare» spiega il giovane. «Ma nel corso dell’ultimo anno, ho visto persone che conoscevo pubblicare libri, e questo mi ha fatto venire voglia di realizzare il mio sogno.»

Così, il 16enne si rimbocca le maniche e inizia a scrivere il suo primo libro.

«Ho iniziato a lavorare duro e ho cominciato a scrivere. In questo libro, racconto tutto quello che ho condiviso sui social: ricette, storie sulla cucina e cose interessanti sulla gastronomia.»

Grande l’emozione di vederlo stampato.

«Pubblicare questo libro significa davvero tanto per me, perché è qualcosa che ho sempre desiderato, e ora finalmente è diventato realtà grazie al sostegno dei miei genitori e delle persone che mi seguono. Questo nuovo traguardo raggiunto è anche motivo d’orgoglio per me e penso anche che nella vita non bisogna farsi mettere dei limiti, gli unici veri limiti ce li dobbiamo mettere noi stessi avendo cura di superarli: tutto si può fare con sacrificio, dedizione, forza di volontà e con lo spirito d’iniziativa.»

Per acquistarlo basterà contattare il giovane su Instagram o sulla sua mail.

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