Il Cagliari perde anche a Verona una partita orribile: 1-0 a favore dei padroni di casa che così riescono a rimettersi in corsa verso la salvezza. Al contrario è la squadra rossoblù a rischiare tantissimo, visto che il vantaggio sulla terz’ultima si è ridotto a due sole lunghezze. I ragazzi di Diego Lopez non hanno praticamente giocato, troppo passivi e svogliati nel voler riprendere una gara che era sfuggita via nel primo tempo a causa del rigore trasformato da Romulo. Tanti lanci lunghi nel secondo tempo, poche idee, poca capacità di giocare col coltello tra i denti. Ora la panchina dell’uruguayano scotta in maniera vibrante e nelle prossime ore potrebbe esserci un avvicendamento, col possibile ritorno di Massimo Rastelli.

CRONACA

Lopez conferma la formazione della vigilia, costretto anche da una infermeria piena di infortunati e due squalificati. Calcio d’avvio per il Cagliari che perde presto palla, il Verona oppone una certa vivacità nei duelli e va al tiro dopo due minuti con Fossati, palla di gran lunga fuori. Le due squadre si sfidano con molta frenesia inanellando tanti errori di impostazione, quindi al 10′ primo cambio per i rossoblù: Miangue rileva un Lykogiannis infortunatosi alla caviglia sinistra dopo uno scontro con un avversario. Il ritmo rimane confuso, per trovare una occasione dobbiamo attendere il 19′ quando Aarons colpisce molto male un cross di Cerci facendo volare la palla altamente sopra la traversa. Destro fiacco di Zuculini tra le braccia di Cragno, poi al 33′ l’arbitro Valeri chiede il sostegno del VAR per un tocco di mano in area di Sau: le immagini confermano e viene decretato il calcio di rigore. Sul dischetto si porta Romulo che batte Cragno con una buona dose di fortuna visto che il portiere aveva toccato la palla. Il Cagliari finalmente si sveglia dal torpore e va a tirare due volte con Sau, entrambe ribattute. Nel finale i rossoblù rischiano di pareggiare con un colpo di testa di Pavoletti respinto da Nicolas con uno scatto di reni incredibile: i padroni di casa vanno al riposo sull’1-0 in vantaggio.

In avvio di secondo tempo il Verona va vicino al gol con Cerci che impegna Cragno, quindi raddoppia: sugli sviluppi di un calcio d’angolo, al 52′ mischia furibonda in area nella quale Cragno smanaccia ma ha la sfortuna di consentire a Zuculini di colpire facilmente a rete. Poco dopo il gol viene annullato tramite il VAR per una posizione di fuorigioco di Cerci. Nonostante la paura corsa, il Cagliari non riesce a dare una spinta alla propria manovra ed anzi continua a prodigarsi in errori via via marchiani. Una bella giocata di Barella riesce a consentire a Faragò di esaltare le qualità aeree di Pavoletti, palla fuori di pochissimo. Entra Ceter al posto di Sau, Fares costringe Cragno alla parata centrale in due tempi. Lopez prova a cambiare e inserisce pure Cossu al posto di Padoin, ma i suoi giocatori sono fermi e non riescono a rendersi pericolosi nonostante il tanto palleggiare. All’82’ paratona di Nicolas su un tiro a botta sicura di Faragò, continui cross dalla sinistra dei rossoblù che vengono sistematicamente respinti al mittente. La gara finisce per 1-0 per il Verona.

TABELLINO

Hellas Verona (4-4-2): Nicolas; Ferrari, Vukovic, Bianchetti, Souprayen; Romulo, Zuculini (al 76′ Tupta), Fossati, Fares; Aarons (al 70′ Caracciolo), Cerci (al 59′ Valoti). All. Pecchia

Cagliari (3-5-2): Cragno (5.5); Pisacane (5), Romagna (5), Castan (4.5); Faragò (5), Ionita (4), Barella (5), Padoin (5) (al 73′ Cossu sv), Lykogiannis (sv) (al 10′ Miangue 4.5); Sau (5) (al 57′ Ceter 5), Pavoletti (5). All. Lopez (4)

Arbitro: Paolo Valeri di Roma 2. Assistenti: Stefano Del Giovane e Emanuele Prenna

Gol: Romulo (35′)

Ammoniti: Fossati (24′), Sau (35′), Bianchetti (60′), Fares (82′), Valoti (86′)

Note: recupero 4′ e 4′

“E quindi uscimmo a riveder le stelle”, diceva il Sommo Poeta Dante Alighieri nella Divina Commedia. “A rivedere i monti della Sardegna”, verrebbe invece da dire davanti a queste foto inviateci dal nostro lettore Dario Loddo.

In un luogo poco conosciuto del territorio di Seulo, Pissu Serzulu, – come ci racconta il nostro lettore – vi è una roccia particolarmente espressiva.

Come suggerisce lo stesso Dario Loddo viene da pensare al solenne profilo del poeta fiorentina padre della lingua italiana.

Ecco le foto