Fabio Aru sta bene. Il Giro d’Italia non è a rischio. Le parole che tutti gli appassionati di ciclismo sardi aspettavano sono finalmente arrivate. E a pronunciarle è stato lo stesso campione italiano. La caduta e i problemi fisici riportati alla Volta a Catalunya avevano preoccupato ma ormai ogni paura sembra essere svanita, al momento Aru sarà insieme a tutti gli altri corridori che prenderanno il via alla Corsa Rosa il prossimo 4 maggio da Gerusalemme.

Lo scalatore di Villacidro è dapprima intervenuto a Eurosport, durante la diretta del Giro dei Paesi Baschi, e poi ha pubblicato sul proprio sito un comunicato ufficiale. Queste le parole di Aru: «Tutto procede al meglio. Con i miei compagni di squadra stiamo facendo un ottimo lavoro di preparazione qui sul Teide. Siamo già concentrati sul Giro d’Italia».

Ma quali saranno i prossimi appuntamenti per Fabio Aru prima della Corsa Rosa? A spiegarlo è lo stesso ciclista sardo: «Per ora resteremo ancora una settimana qui in altura sull’isola di Tenerife, alle Canarie, e poi si tornerà a casa. Il mio ritorno alle corse avverrà con il Tour of the Alps (dal 16 al 20 aprile sulle strade di Tirol, Sudtirol e Trentino ndr.). Non vedo l’ora di tornare in corsa».

L’impegno sulle Alpi sarà il giusto banco di prova per capire la reale condizione del campione italiano. Vista anche la presenza di rivali importanti come Pinot e Froome. Fabio Aru durante la Tirreno Adriatico aveva mostrato una gamba altalenante, come è normale nei primi impegni della stagione. Anche se il quarto posto con numerosi scatti nella tappa di Sassotetto aveva fatto ben sperare. Poi la caduta durante la prima tappa della Volta a Catalunya. All’inizio sembrava un banale scivolone ma con il passare dei giorni la postura scorretta in bici ha creato dei problemi muscolari al sardo. Non aiutato da un ciclo di antibiotici a causa di un malanno di stagione. E alla fine alla sesta tappa sulle strade catalane il ritiro, dopo alcune giornate eroiche dove Aru pur arrivando con notevole ritardo non ha voluto abbandonare la corsa. Ora però il sardo ha recuperato e se la sfortuna lo abbandona arriverà in forma per il prossimo Giro d’Italia. Il suo obiettivo principale e il sogno più grande per un’intera isola.

Che Fabio Aru sia un vero combattente non lo scopriamo oggi. Ma alla Volta a Catalunya il ciclista sardo sta dimostrando ancora una volta a se stesso e agli appassionati di che pasta è fatto. Nella corsa a tappe spagnola il campione italiano è rimasto vittima di una caduta e ha un problema alla coscia, e come se non bastasse è sotto ciclo di antibiotici per un malanno stagionale. Ma nonostante questo non getta la spugna.

Nella tappa regina della gara catalana, con l’arrivo in salita a La Molina, Fabio Aru è arrivato con oltre 12 minuti di ritardo dal vincitore di giornata, Alejandro Valverde. Il sardo sta correndo con una postura non corretta a causa di una caduta nella prima giornata di corsa in Spagna. Uno scivolone che gli è costato uno stiramento alla coscia. E come se non bastasse il ciclista di Villacidro sta correndo sulle strade catalane sotto un ciclo di antibiotici per una bronchite. Nonostante questo Aru non molla: «Sono un duro, voglio onorare la corsa e continuare la preparazione in vista del Giro d’Italia».

I segni lasciati dalla caduta in Catalogna sui scarpini di Fabio Aru

La speranza è che per Fabio Aru la sfortuna presenti il conto solo in Spagna. Già nella passata stagione a causa di un infortunio infatti il sardo fu costretto a rinunciare al Giro d’Italia, nell’anno della partenza proprio dalla sua Sardegna. Questo per il campione italiano deve essere l’anno del riscatto. Il tempo per recuperare al massimo in vista della corsa rosa c’è. Anche se va detto che Aru dopo l’impegno in Catalogna ha impostato il calendario solo con un’altra competizione, il Tour of the Alps (dal 16 al 20 aprile), dove tra gli avversari ritroverà anche Chris Froome. La speranza è che i primi segnali di una gamba in forma, come mostrato in parte alla Tirreno Adriatico, ritornino ad aprile sulle Alpi per arrivare a maggio pronto per il Giro d’Italia (Roberto Pinna).