Perché mettersi in macchina e fare chilometri se si può trascorrere una splendida Pasquetta anche restando in città? Dopo il grande successo del 2017, il Beer Beach, celebre locale del Poetto di Quartu, organizza anche quest’anno una Pasquetta speciale, per chi vorrà trascorrere ore spensierate sotto il sole e davanti al nostro splendido mare.

Il Beer Beach aprirà le sue porte già dalla mattina, intorno alle 11, con eventi per adulti e bambini, e accoglierà tutti fino a sera con musica e animazione. La musica sarà la grande protagonista dell’evento con una line up d’eccezione che mette insieme alcuni dei migliori dj di Cagliari. L’artista principale, Dusty Kid, non ha bisogno di presentazioni. Sono infatti tantissimi i dj set di successo realizzati tra Cagliari e hinterland negli anni dall’artista cagliaritano conosciuto in tutto il mondo. Insieme a lui si alterneranno altri artisti molto noti nel panorama musicale del capoluogo: Marcello Casu, Cristian Farigu, Michele Aste, Rich, Jfk, Laddo, Giacomo Busonera e Matteo Spedicati.

Ma non sarà solo la musica la protagonista della lunga giornata. Il pranzo organizzato nel ristorante del Beer Beach è già sold out, mentre un’area giochi con baby sitter sarà allestita durante tutta la giornata così che sia i grandi che i più piccini si possano divertire in serenità. I bimbi potranno partecipare anche a un corso di rianimazione pensato appositamente per loro.

«Sarà un evento aperto a tutti – spiega Stefano Floris del Beer Beach – fatto non solo di musica ma di tanto altro. La cosa bella di questa manifestazione è che abbiamo riunito alcune delle migliori realtà del mondo dell’intrattenimento e della comunicazione presenti a Cagliari, tra cui oltre a noi Vistanet, Nicola Schintu, Vanity, L’Oasi, Pigi, Tore. Ci divertiremo dalla mattina fino a dopo il tramonto, in un evento aperto a tutti».

«Ci tengo a ringraziare il Comune di Quartu – aggiunge alla fine Floris – perché rende possibili questi eventi consentendoci di lavorare serenamente. È anche grazie all’amministrazione comunale quartese che i sardi potranno trascorrere una festa speciale in una cornice suggestiva come quella del Poetto».

Donne sarde, donne di carattere. Lo si dice spesso e a volte la storia interviene a corroborare questa tesi. Un primato in rosa molto particolare spetta infatti a una donna sarda, Grazia Pinna, cagliaritana residente in Toscana. Nel febbraio del 1979 passò alla storia per essere stata la prima donna arbitro d’Italia.

Come racconta un articolo de L’Unione Sarda del 14 febbraio 1979, Grazia Pinna, precedentemente commessa della Rinascente di Cagliari, dal «corpo minuto e gli occhi intensi», si era trasferita dal 1962 in Toscana per seguire il marito, un pasticciere, poi scomparso prematuramente. Allora 35enne, vedova e madre con due figli, fu scelta ufficialmente dall’Uisp per arbitrare partite di calcio.

Un primato conteso però da altre donne, tutte sarde o con legami con la Sardegna. Quando infatti uscì la notizia di Grazia Pinna, una 32enne di Guspini cresciuta a Terralba ed emigrata a Roma, Agnese Carta, raccontò di aver arbitrato da più tempo per conto della Fia. Come lei altre due donne, Placida Marrosu, anche lei sarda, e Paola Oddi, romana, ma sposata con un uomo di Bitti. Tutte in realtà arbitravano match da diversi anni. L’eccezionalità di Grazia Pinna fu proprio il riconoscimento da parte dell’Uisp, allora ancora negato dalla Figc, autorità competente per le altre tre donne.

Di chiunque sia stato il primato, una cosa è certa: per “mettere la gonnella” a un arbitro ci voleva per forza di cose una sarda.