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Grande successo della prima edizione del Capodanno Cinese in città: un’incredibile folla di Cagliaritani invade il quartiere della Marina

Grande successo della prima edizione del Capodanno Cinese in città: un’incredibile folla di Cagliaritani invade il quartiere della Marina.
 
È iniziata oggi la due giorni di festeggiamenti di quella che in realtà è la Festa di Primavera, la ricorrenza più sentita in Cina, canti, balli, sfilate, degustazioni di cibi tipici, per salutare l’ingresso nell’anno del Cane.
 

La nutrita comunità cinese fa festa per le strade del centro storico tutte addobbate con lanterne rosse e una folla di Cagliaritani partecipa all’evento. Domani mattina si replica a Su Siccu per l’esibizione delle barche. Essendo il calendario cinese lunare, l’inizio di ogni mese e quindi anche dell’anno, coincide col novilunio, quindi quest’anno cade il 16 febbraio. L’origine di questa festa è legata a un’antica leggenda secondo la quale in Cina viveva un mostro crudele chiamato Nian che rimaneva nascosto nella sua tana per 364 giorni all’anno, ma il 365esimo giorno usciva dalla sua tana per cibarsi di esseri umani. Dal momento che il Nian detestava i rumori forti e aveva terrore del colore rosso, quel giorno nell’antica Cina si era soliti vestirsi di rosso e fare un gran baccano.

 

Per questo le sfilate spesso sono precedute da un leone di carta pesta: il leone simboleggia il Nian che fugge spaventato dalla folla. Secondo l’oroscopo cinese oggi si esce dal segno del Gallo per entrare in quello del Cane, quindi questo è l’anno per i nati nel ’34, ’46, ’58, ’70, ’82, ’94 e 2006. In Cina i festeggiamenti durano 2 settimane, a Cagliari ci si dovrà accontentare di 2 giorni. Questo pomeriggio intorno alle 18 si è snodato un corteo coloratissimo guidato da tre leoni, simboleggianti il terribile mostro Nian seguito da un lungo dragone animato da 6 ragazzi nascosti al suo interno, dietro di lui un gruppo di ragazze vestite di bianco con tamburi di ogni dimensione, spaventavano il Nian per farlo tornare nella sua tana. Partito dallo spiazzo sotto il Palazzo della Regione di via Roma dove dragone e leoni si sono esibiti in danze scatenate ritmate dai tamburi, il corteo si è poi diretto lungo una via Sardegna invasa di curiosi tanto da rendere difficoltoso il passaggio, fino ad arrivare a piazza San Sepolcro. Qui un’altra tappa: circondati da una fiumana di persone sempre crescente leoni e dragone hanno danzato ancora, per lasciare poi il posto all’esibizione degli atleti delle arti marziali. Il corteo si è poi spostato in piazza Yenne dove si sono esibiti in danze e canti i bambini dagli occhi a mandorla. Dopo lo spettacolo tutti a degustare le specialità culinarie sarde e cinesi, una simbolica fratellanza tra involtini primavera e gnocchi di ricotta per rinsaldare l’amicizia tra Cagliaritani e Cinesi che vista la grande partecipazione di pubblico non sembra certo messa in discussione. Domani si replica a Su Siccu alle 10, con l’esibizione delle Barche Drago a cura del team i Dragonauti, con la possibilità di salire a bordo. (Dalila)

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