Una macchia multicolore contrasta il grigiore del cemento armato sotto il cavalcavia dell’Asse Mediano. Tutta spazzatura certo, ma ornamentale, serve a rallegrare la casetta di cartone e compensato di uno sconosciuto molto conosciuto a Cagliari.
Sarà capitato a molte persone, passando accanto al cavalcavia che sovrasta l’incrocio tra viale Ciusa e via Riva Villasanta, di notare tra i piloni di cemento armato, delle strane sculture, fatte di bottigliette di plastica, carte colorate delle uova di Pasqua, pezzi di tessuto, Tetra Pak e altri rifiuti colorati. Si tratta del tentativo da parte di due uomini generosi, Mario e Francesco, di scaldare e rendere accogliente un rifugio di fortuna che ospita Josè, una persona apparentemente priva di identità, ma che molti Cagliaritani conoscono.