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“Fashionedda”, il fashion Made in Sardegna. Parola d’ordine? Ironia e il fascino intramontabile della normalità

Fashionedda

Avete presente le cacciatrici del selfie perfetto, quelle fashion blogger che dai loro profili social ci incantano con le loro vite luccicanti ma anche tanto distanti dalle nostre? Bhe, scordatevele, perché quello che sta dietro alla pagina facebook “Fashionedda” è qualcosa di molto diverso: nata nel 2012 e decisamente Made in Sardegna (come si evince anche dal nome), conta oggi più di 10 mila seguaci. Dietro le quinte, o meglio dietro gli schermi, gestiscono il tutto Clara e Anna, due ragazze appassionate di tutto ciò che riguarda il mondo della comunicazione e della bellezza. Le loro cifre distintive? Ironia, originalità e tanta normalità.

Fashionedda

Come è iniziata la vostra esperienza su Internet?

Clara: Mi sono sempre interessata di scrittura e comunicazione; agli esordi di quest’avventura social l’intento era sperimentare una community sarda, sfruttare la bellezza e i difetti dell’isolamento per creare un’interazione amichevole e ironica. Parliamo di beauty, lifestyle, aperture di nuovi punti vendita, offerte e, da brave figlie degli anni ’90, siamo tremendamente nostalgiche.

Qual è il vostro rapporto con i social e come ha influito nella vostra vita?

Clara: Internet è democratico, è una versione moderna del vecchio diario Smemoranda ma fruibile da tutti: puoi essere lo storyteller della tua vita, cercare di renderla più fotogenica, musicale, ma sempre normale. Sono convinta che in fin dei conti la normalità continui a piacere tanto. I social sicuramente hanno cambiato molto del nostro modo di vivere. Ora hai la possibilità di bere un the a letto mentre usi un pc, usanza praticata anche nel lontano 2001… ma col filtro “Lagos”, diciamolo, ha tutto un altro senso! Il rovescio della medaglia in alcuni casi è forse troppo esibizionismo, il prendersi troppo sul serio e dimenticare l’umiltà.

Com’è il rapporto con i vostri utenti? Siete contente della community che siete riuscita a creare?
Clara: Decisamente sì. Le “fashionedde” sono fantastiche, sanno cogliere l’ironia, le parentesi frivole e accolgono con entusiasmo anche le iniziative più serie. Incredibile come si sia formata una community simile a me e alla mia socia Anna, co-admin della pagina. Siamo così, nostalgiche figlie degli anni ’90, abbiamo fatto un cammino tortuoso ma comune, dagli ombretti color perla per mascherare le occhiaie alle palette con 7 colori di correttori.
-Su internet è facile attirare sia lodi che critiche. Queste ultime sono mai arrivate? Se sì, come le hai vissute?
Clara: Diciamo che non siamo così famose da avere notevoli quantità di haters! È capitato solo una volta che una ragazza mi abbia insultato su un problema di forte impatto emotivo riguardo a… delle bretelle in silicone (ride n.d.r.)! Ma tutto sommato in quel caso aveva ragione!

– Pensi che Cagliari sia una città che offre abbastanza a chi è appassionato di moda e fashion?

Clara: Io dico sì, tralasciando il discorso delle grandi catene mancanti e presenti, Cagliari offre tante piccole realtà commerciali e di nicchia che meriterebbero più attenzione. Fashionedda per esempio, periodicamente organizza eventi di second-hand (una sorta di mercatino con prodotti di seconda mano, n.d.r.) accompagnato da chiacchiere e dolcetti. E proprio a tal proposito abbiamo anche ora qualcosa che bolle in pentola! Non vi vogliamo svelare troppo, ma possiamo dirvi che a breve ci sarà un nuovo evento, in una location innovativa che offre spazi a tempo; la merce sarà selezionata personalmente da me e presentata in maniera divertente. Insomma, vorremo offrire un’esperienza di shopping ancora più estetica, gustosa e creativa! Se vi va di saperne di più vi invitiamo a seguirci sulle nostre pagine Facebook e Instagram.

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