Castiadas: alcuni malviventi hanno tentato l’assalto a un portavalori della Metropol.

Alle 7,45 circa, lungo la SS 125 all’uscita della galleria all’altezza del bivio per Castiadas alcuni malviventi, probabilmente 4 anche se il dato è ancora da accertare, hanno tentato di bloccare la marcia di un furgone portavalori della Metropol mettendo di traverso un camion Fiat Iveco sulla strada.

L’autista del mezzo è riuscito comunque a forzare il blocco e a passare tra il camion e il ciglio della strada proseguendo la marcia. I malviventi a questo punto hanno aperto il fuoco esplodendo colpi di arma da fuoco nel tentativo di interrompere la marcia del mezzo.

Il camion, risultato rubato nel nuorese 2 mesi fa, è stato abbandonato e i malviventi hanno fatto perdere le loro tracce. I carabinieri della compagnia di San Vito e del nucleo investigativo del comando provinciale di Cagliari stanno procedendo alle indagini. Creati posti di blocco e ricerche anche a largo raggio in provincia e province limitrofe anche con l’ausilio di elicottero dei carabinieri di Elmas.

I militari hanno messo a reperto 4 bossoli 7.62 e due  kalashnikov. Da una prima ricostruzione, si ipotizza fossero in 4: uno sul camion e tre a terra. I banditi hanno prima colpito la fiancata sinistra del furgone, poi hanno sparato in direzione dell’autista. Sul mezzo c’erano 250 mila euro.

Secondo la tradizione sarda ( ma non solo) il pane messo al contrario sul tavolo da imbandire è portatore di disgrazia e comunica mancanza di rispetto nei confronti degli altri commensali. Sicuramente i vostri nonni, almeno una volta, vi avranno sgridati nel vedervelo fare, ma forse non vi hanno mai spiegato il perchè tenevano al fatto che il pane venisse messo in tavola nel verso giusto.

Le spiegazioni sono varie e affondano le radici nell’antichità.

La prima, quella che tutti probabilmente conoscono, è legata alla religione. Il pane da sempre simboleggia il corpo di Cristo e chiaramente non è cosa bella e gradita che lo si presenti capovolto.

Ma esiste un’altra spiegazione, storica, che affonda le radici nel Medio Evo e che dalla Francia, di bocca in bocca, potrebbe essere arrivata in Italia e poi in Sardegna.  Nel Quattrocento, infatti, quando purtroppo era molto in voga la pena di morte, i fornai del regno avevano una sorta di “codice” tra loro.

Il pane è sempre stato visto, come dicevamo, alla stregua di un alimento sacro e quando i fornai erano costretti a venderlo ai boia che tanto disprezzavano, lo facevano preparandolo di bassissima qualità e porgendolo capovolto agli aguzzini. Si dice che fu per questo che il monarca Carlo VII escogitò la soluzione di far lavorare i boia incappucciati, così da non essere riconosciuti.