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Sciopero lavoratori della grande distribuzione: a Cagliari tutti di fronte alla Rinascente

Foto Ansa

Adesione del 50% in Sardegna, secondo i sindacati, per lo sciopero dei dipendenti delle grandi catene che aderiscono a Federdistribuzione e Distribuzione Cooperativa. Come spiegano la Filcams Cgil, la Fiscascat Cisl e la Uiltucs, nell’isola i lavoratori a tempo indeterminato sono circa 5mila, ma si tratta di un universo molto più popolato perché con gli interinali e quelli assunti a tempo determinato si viaggia intorno a quota 10mila. Lo slogan è una richiesta ai clienti: rinunciate durante i giorni di festa agli acquisti (e rimandateli a domani) per garantire un sorriso a chi lavora tra corsie e casse.

Come riporta l’Ansa, a Cagliari, in contemporanea con altre città italiane, una delegazione di lavoratori che non è andata al lavoro si è ritrovata davanti alla Rinascente, uno dei simboli della grande distribuzione in Sardegna, con cappellini e foulard delle sigle sindacali per distribuire i volantini che spiegano le motivazioni della protesta: una su tutte il rinnovo del contratto. “Le aziende, da quattro anni – spiega Cristiano Ardau della Uil – non applicano il contratto nazionale: da marzo 2015 i lavoratori hanno perso 2.500 euro di aggiornamenti retributivi. Le aziende non possono pretendere un sorriso dai clienti senza applicare il contratto nazionale. Torneranno a coccolare i clienti domani come al solito”.

Situazione pesante, denunciano i sindacati: “Ad aggravare ulteriormente la difficile situazione contrattuale – denuncia la Cgil – contribuiscono le tante vertenze che coinvolgono i gruppi e le imprese del comparto distributivo, le procedure di licenziamento collettivo, le disdette dei contratti integrativi aziendali e l’adozione unilaterale di nuovi modelli organizzativi che hanno sancito un forte peggioramento delle condizioni di lavoro”.

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