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Lo sapevate? Nel 1911 a Itri (Latina) 8 operai sardi vennero uccisi perché si ribellarono alla camorra

Lo sapevate? Nel 1911 a Itri (Latina) otto operai sardi vennero uccisi e 60 feriti, perché si ribellarono alla camorra.

Questa drammatica storia è poco conosciuta oggi, ma anche all’epoca dei fatti ebbe poca risonanza nell’Isola. A Itri, un paesino di agricoltori fra Gaeta e Formia si svolgevano i lavori per il quinto tronco della linea ferroviaria “Direttissima” Roma Napoli. Vennero reclutati un migliaio di sardi in fuga dalla miseria delle campagne o dall’inferno delle miniere. Circa quattrocento alloggiavano in rifugi di fortuna intorno al paese, in condizioni estreme.  I “Sardegnoli”, così li chiamavano, non erano visti di buon occhio dalla popolazione, perché portavano via il lavoro agli Itrani (suona attualissimo). In realtà gli operai sardi erano invisi anche all’impresa appaltatrice Spadari perché erano i più sindacalizzati, molti di loro avevano vissuto i drammatici fatti di Buggerru, avevano partecipato alle lotte per i diritti dei minatori. Ma soprattutto era la camorra a non gradire la loro presenza, perché gli operai sardi si rifiutavano di pagare il pizzo sul salario, mentre tutti gli altri operai lo facevano.

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