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L’Anfiteatro di nuovo ai Cagliaritani entro l’estate…salvo intoppi: “Ma niente strutture fisse”, assicura l’assessore Chessa

L’Anfiteatro di nuovo ai Cagliaritani entro l’estate…salvo intoppi: «Ma niente strutture fisse», assicura l’assessore Chessa.

L’Anfiteatro romano sarà restituito ai Cagliaritani entro l’estate. Almeno questo è ciò che hanno dichiarato i tecnici del Comune, salvo intoppi. Il progetto per il restauro è pronto. Dopo aver rimosso le strutture in legno i tecnici hanno esaminato l’intero monumento con uno laser scanner, uno strumento altamente tecnologico che grazie a una colossale quantità di misurazioni è in grado di ricostruire l’anfiteatro in 3D.

Il Comune metterà on line il documento con la ricostruzione tridimensionale perché sia fruibile per tutti. Una bella notizia, ma i cittadini si chiedono se finalmente l’anfiteatro tornerà al suo antico splendore. Abbiamo chiesto rassicurazioni all’assessore ai lavori pubblici Gianni Chessa.

Assessore si parla di questa estate come termine per la conclusione dei lavori, ma salvo intoppi. C’è il rischio che i lavori si fermino?

«I tempi in questi casi sono inevitabilmente lunghi, stiamo parlando di un lavoro delicato su un monumento dal valore inestimabile e il lavoro di studio svolto dai tecnici è stato certosino. Ma proprio per la natura del restauro, non è possibile escludere a priori che si presenti qualche imprevisto, la certezza non si può mai avere in questi casi. Il nostro obiettivo comunque è maggio».

Dopo che è stata rimossa la struttura in legno sono stati rilevati dei danni?

«Non moltissimi, certo in tutto l’Anfiteatro dove si è usato il cemento o il ferro e i bulloni, i segni ci sono».

Che tipo di lavori prevede il progetto?

«Una prima parte prevede la gestione del verde, purtroppo spesso le piante con le loro radici possono arrecare dei danni, ma si cercherà di intervenire in maniera conservativa anche per il verde. In un secondo momento si procederà con il consolidamento e la manutenzione delle strutture, bisogna mettere in sicurezza l’area per consentire ai visitatori di poterla visitare agevolmente».

Quindi non rimane che attendere l’ok della soprintendenza?

«Certo. Ora il progetto passerà al vaglio della soprintendenza. A questo proposito ci tengo a precisare che, contrariamente a quanto è stato detto, non c’è nessun attrito tra il Comune e la soprintendenza. C’è sempre stato un confronto basato sul rispetto. Non sempre ci si trova d’accordo, ma si discute e si chiarisce, la collaborazione non è mai mancata».

I cittadini sono preoccupati perché si è parlato di ospitare di nuovo gli spettacoli, quali sono le intenzioni dell’amministrazione?

«Al momento non si è deciso niente, ma mi sento di rassicurare tutti: se anche si dovesse decidere di utilizzare l’Anfiteatro per degli spettacoli si tratterebbe di eventi con un pubblico limitato e comunque verrebbero installate esclusivamente strutture amovibili e nella parte inferiore dell’anfiteatro, nell’arena. I tre ordini di gradinate rimarrebbero liberi e non verrebbero utilizzati».

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