Site icon cagliari.vistanet.it

Natale artistico che prende ispirazione da Maria Lai e i maestri del 900 sardi: e via Alghero di riempie d’arte

Natale artistico in via Alghero: nelle vetrine arrivano le opere degli studenti del liceo artistico e musicale Foiso Fois. Palline di Natale realizzate con cartoncini e intrecciando fili di lana e mini alberelli tutti bianchi. Si chiama “Artì” l’iniziativa che vede in prima linea gli studenti del liceo artistico cagliaritano Foiso Fois e i commercianti di via Alghero.

Da ieri, domenica 17 dicembre e fino al 6 gennaio, tutte le vetrine saranno addobbate con creazioni davvero speciali. I giovani liceali, infatti, hanno deciso di ispirarsi all’arte di Maria Lai e alla tradizione della Sardegna. Come per le palline natalizie, con gli intrecci che ricordano il fondo dei tipici cestini sardi. L’iniziativa è solo la prima di una lunga collaborazione tra l’istituto e i negozianti di via Alghero. In agenda tanti altri eventi lungo il 2018. A gennaio, inoltre, è previsto il “taglio del nastro” della nuova associazione dei commercianti della via e delle strade limitrofe. Il commercio si apre alla cultura e alla scuola, in questo caso il liceo artistico, dando la possibilità ai ragazzi di mostrare le proprie opere.

«Il Liceo Artistico e Musicale “Foiso Fois” ha immaginato un Natale diverso da quello che solitamente ci circonda. Niente Babbo Natale e Befana, renne, abeti. Niente che si trovi con un click sul web. Abbiamo immaginato un Natale in Sardegna e siamo andati a scovarlo nella progettazione artistica dei nostri maestri del novecento: Melkiorre e Pino Melis, Eugenio Tavolara e Tosino Anfossi le sorelle Coroneo, Edina Altara. I magici e coloratissimi mondi di questi artisti pullulano di immagini suggestive che descrivono l’inverno sardo, i costumi colorati, la nostra flora e fauna. Al posto della renna, il cervo sardo. Al posto dei cuoricini i disegni dei nostri cestini. I nostri studenti hanno realizzato a mano tutti gli oggetti esposti. Grazie a Carlo Budroni di C+C per averci regalato i tessuti», spiega Concettina Ghisu, docente di Storia dell’Arte.

Exit mobile version