20 anni e una speranza di un futuro migliore a Londra: ma il filo della sua esistenza si è spezzato troppo presto, per mano di chi diceva di amarlo ancora. Pietro Sanna, il nuorese assassinato a Londra lo scorso 23 giugno, è stato ucciso per mano della sua ex fidanzata, la 25enne Hasna Begum.

A sentenziarlo è stato Scotland Yard: il movente la gelosia. La ragazza ha provato a negare fino all’ultimo ma gli investigatori non hanno avuto dubbi ed è stata condannata all’ergastolo. Si era recata a casa sua in taxi e indossando una parrucca bionda: poi dopo aver messo dei guanti lo ha aggredito e ucciso. Un terribile delitto premeditato frutto dell’ossessione di lei nei confronti del giovane.

Le ha provate tutte per nascondere il gesto efferato: cancellato messaggi e foto di Instagram, fatto telefonate al ragazzo, ormai morto, nei giorni successivi all’omicidio per fingere di cercarlo preoccupata. Ma alla fine le prove hanno parlato per lei che, resterà in carcere a vita.

Una malattia di quelle che non lascia scampo e che l’aveva colpito ormai da tanti anni se l’è portato via a 72 anni. Così il mondo del basket cagliaritano dice addio a uno dei suoi pilastri tra più amati e conosciuti, Maurizio Cossu, per tutti “Malloreddu”, nonché proprietario dello storico punto vendita di via Scano, Sport Shop.

“Non ha giocato ad alti livelli, non ha vinto trofei, non ha allenato e non ha fatto il dirigente, eppure Malloreddu è entrato nella storia del basket cagliaritano. I suoi canestri sono stati i sorrisi che ci ha strappato, anche in questi giorni di dolore. Dopo averci dato l’ultima grande lezione: la dignità con la quale, sorretto dalla moglie Cristina e i figli Valentina e Gabriele, ha affrontato, sapendo che avrebbe perso, un avversario sleale e scorretto. Così diverso da lui”.

Le belle parole che riportiamo sono state scritte sul portale Il Playmaker, all’indomani della morte di Cossu.