È un Billo Vistosu ancora scosso, ma battagliero e già con le maniche rimboccate per risolvere i problemi del quartiere, quello che risponde ai nostri microfoni a neanche due giorni dall’incendio in cui sono andati distrutti il suo furgone e la sua auto in piazza Falchi a Sant’Elia.

L’ex calciatore e presidente del Comitato di quartiere ha inaugurato oggi insieme ad alcuni soci il punto di ascolto all’interno della sede dell’associazione, che si pone l’obiettivo di diventare la cassa di risonanza dei problemi di Sant’Elia. Dalle difficoltà nei trasporti alla mancanza di illuminazione pubblica e di strade asfaltate, queste le emergenze principali segnalate.

«Spero che si sia trattato di un corto circuito – ha detto poi Vistosu tornando sul grave episodio capitatogli nella notte tra domenica e lunedì -. La mia vita continua lo stesso, mi sto già rialzando e ci ho messo una pietra sopra. Ringrazio gli abitanti del quartiere che mi hanno espresso tanta solidarietà».

Pomodori e Campidano: un connubio inscindibile di un’eccellenza tipica di questo territorio.

Così come inscindibile è il rapporto dei sardi con un’azienda della zona che ha standardizzato (tra le prime) la lavorazione delle conserve di pomodoro: la Casar di Serramanna.

Queste foto, pubblicate sulla pagina Facebook dell’azienda campidanese, raccontano di un passato che in tanti (e soprattutto in tante) ricordano benissimo. Centinaia di donne nelle fabbriche di Serramanna alle prese con la preparazione di pelati, concentrati e passate. Una preziosa testimonianza delle origini della grande industria alimentare nell’Isola.