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Sciopero dei lavoratori Forestas. Il 5 dicembre manifestazione a Cagliari: corteo da piazzale Trento a via Roma

sciopero agenzia forestas

Un recente sciopero. Foto Cristian Mascia

Domani i lavoratori di Forestas sciopereranno a Cagliari: corteo da piazzale Trento a via Roma. Di seguito il comunicato con le ragioni della manifestazione.

«Dopo lo sciopero del primo giugno in piena campagna Antincendio, a cui aderirono oltre mille addetti (dati certificati Agenzia Forestas) e dopo il sit-in del 11 luglio e dello scorso 8 novembre, i lavoratori di Fo.Re.S.T.A.S. saranno ancora in piazza, per la quarta volta in pochi mesi, stavolta con un corteo che rischia di intasare il traffico di Cagliari da viale Trieste a via Roma durante tutta la mattinata del prossimo martedì 5 dicembre. Sciopero generale e manifestazione di tutti i dipendenti dell’Agenzia regionale Forestas 5 dicembre 2017 ore 9 (raduno e partenza piazzale Trento a Cagliari) con arrivo ore 12 in via Roma (pilotis del Consiglio Regionale) e tappe sotto l’assessorato regionale del Personale (ore 10) e dell’Ambiente (ore 11).

I dipendenti Fo.Re.S.T.A.S. si ribellano alla politica ed alle scelte dei “sindacalisti di professione” (così chiamano CGIL, CISL e UIL che in effetti tali sono) e aderendo alle sigle sindacali autonome (S.a.di.r.S.,Confederdia e Snaf) hanno organizzato per il giorno 5 dicembre uno sciopero per chiedere agli organi politici della Regione Sardegna di risolvere la situazione che li vede discriminati rispetto al restante personale del “Sistema Regione”, con un contratto inapplicabile e inadeguato ai compiti svolti dall’Agenzia al servizio dei Comuni della Sardegna e con risorse economiche ed organizzative assolutamente non congrue ai compiti di Legge (dalla Protezione Civile alla gestione dei Sentieri)Le problematiche – arci-note alla politica – riguardano un’Agenzia Regionale che sinora non ha saputo rispondere alle aspettative e le esigenze dei Territori: sono un esempio – tra i tanti – gli articoli sui giornali in occasione della campagna di prevenzione degli incendi 2017 – ove si parlò degli uomini di Fo.Re.S.T.A.S. mandati a pulire strade e territori comunali armati di solo falcetto, mentre tanti automezzi ed attrezzature meccaniche restarono parcheggiate a causa della inconferibilità di mansioni professionali per via del contratto di lavoro applicato al personale di Fo.Re.S.T.A.S.…con i dirigenti (pochi, uno ogni 800 dipendenti!) che ogni giorno si barcamenano tra le necessità di rispondere alle esigenze dei Comuni, erogando servizi pubblici essenziali e di pubblica sicurezza, e la preoccupazione di non infrangere(rispondendone in solido) le regole e le norme dettate dal Testo Unico sul Pubblico Impiego.

Ulteriore elemento di sofferenza, ormai annoso, è rappresentato dalla presenza di oltre 1300 LAVORATORI definiti “SEMESTRALI” vittime di una mistificazione e di una narrazione pseudo-sindacale che li vede rappresentati come PRECARI STORICI ma in realtà, a tutti gli effetti e sin dal 2005,nell’organico della Regione, assolutamente lavoratori a tempo indeterminato ma oggi senza alcuna certezza normativa se non quella di una chiamata nominale annuale, padri di famiglie spesso mono-reddito, che vivono nei paesi della Sardegna dove ormail’Agenzia Fo.Re.S.T.A.S. (prima Ente Foreste della Sardegna) costituisce la principale e unica fonte di reddito da lavoro dipendente. L’età media dei lavoratori Fo.Re.S.T.A.S. supera ormai i 58 anni, con oltre il 13% di sessantenni ed il 64% del personale a tempo indeterminato ultra-cinquantenni (vedasi pagina 11 relazione sulla Performance organizzativa 2016).

Eppure, nonostante questi dati preoccupanti, i sindacati e la Giunta Regionale si ostinano a proporre “piani di stabilizzazione dei precari”, mentre i lavoratori sostengono l’applicazione del medesimo Contratto di tutte le altre Agenzie regionali, trasformando immediatamente il rapporto di lavoro da tempo determinato ad indeterminato ed utilizzando il TURN-OVER per l’ingresso di nuovi assunti, braccia e menti giovani e produttive. Tecnicamente sarà possibile, come ha sempre certificato la prima commissione del Consiglio Regionale ed il suo Presidente On. Agus, ma l’ostracismo di alcuni rappresentanti sindacali confederali poco rappresentativi della volontà dei lavoratori pesano ed impediscono questo progresso, voluto dai lavoratori che ora si ribellano ai diktat dei propri sindacalisti di professione e non tollerano lo stretto filo trasparente che lega la politica a certi sindacati.

 

 

 

 

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