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Rete ciclabile della Sardegna: 2700 chilometri di percorsi per visitare l’intera regione

rete ciclabile sardegna

Il Centro interuniversitario ricerche economiche e mobilità dell’Università di Cagliari presenta alla due giorni del festival Scirarindi gli studi sulla pianificazione della rete ciclabile nell’isola. «Parliamo di 2.700 chilometri di percorsi, 256 centri abitati, 32 porti, 248 spiagge, 6 parchi, 63 siti di interesse comunitario», spiega Italo Meloni.

Sabato 25 e domenica 26 novembre, la Fiera internazionale della Sardegna – viale Diaz n.221, di Cagliari – ospita la settima edizione di Scirarindi, festival dedicato al benessere, al buon vivere e alla sostenibilità in Sardegna. Il Cirem (Centro interuniversitario ricerche economiche e mobilità dell’Università di Cagliari) è presente – con uno stand insieme a Fiab-Città ciclabile onlus – per promuovere la mobilità sostenibile e in particolare la mobilità ciclistica.

Un’ottima occasione per presentare le attività di ricerca che il Centro dell’ateneo, in collaborazione con Fiab e Arst sta svolgendo nell’ambito della pianificazione della Rete ciclabile della Sardegna. Una rete di percorsi ciclabili e di bici+treno di circa 2.700 km che permetterà di visitare l’intera regione.

Ricerca e promozione. Gli specialisti del Cirem – coordinati da Italo Meloni, ordinario di Pianificazione dei trasporti al dipartimento di Ingegneria civile, ambiente e architettura dell’Università di Cagliari – studiano gli sviluppi di una rete che coinvolge 256 centri abitati, 231 territori comunali, 63 siti interesse comunitario, 22 zone di protezione speciale, due parchi nazionali, quattro parchi regionali, due siti Unesco, 747 punti di interesse (tra questi, 248 spiagge), tre borghi di eccellenza, otto porti commerciali, 24 porti turistici, 49 stazioni ferroviarie e 432 fermate Arst extraurbane.

«La Regione Sardegna nel 2015 ha riconosciuto la mobilità ciclistica come fattore strategico nella pianificazione regionale delle infrastrutture prioritarie, inserendo risorse finanziarie per un primo Intervento funzionale con il nostro Centro impegnato nell’impostazione metodologico-scientifica e l’Arst quale soggetto attuatore. La metodologia pianificatoria, attraverso un approccio di sistema, individua – spiega il professor Meloni – un complesso di interventi, azioni e misure integrate di infrastrutturazione fisica e sociale finalizzate a promuovere l’uso della bicicletta come mezzo di spostamento quotidiano, di svago, sport e turismo». Per il Cirem, con Italo Meloni (direttore), sono impegnati i ricercatori Giulia Desogus, Francesco Piras, Francesco Porru, Cristian Saba, Benedetta Sanjust di Teulada, Beatrice Scappini, Eleonora Sottile, Daniele Trogu e Veronica Zucca.

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