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Cagliari: inaugurata piazza Aurelio Galeppini. Dalla sua matita nacque Tex Willer

Oggi, in una soleggiata e ventosa domenica cagliaritana di novembre, è stata inaugurata la nuova piazza Aurelio Galeppini. Il nuovo spazio pubblico intitolato al famoso vignettista, padre di Tex Willer e meglio noto come “Galep”, sorge di fronte alla scuola media Ugo Foscolo in viale Marconi. All’inaugurazione hanno preso parte l’Assessore alla cultura Paolo Frau, il consigliere Filippo Petrucci, Roberto Tramaloni, il noto vignettista Bepi Vigna. Sono intervenuti inoltre Giorgio Sonzogni e Tiziana Enrico del “Centro Galep” di Casale di Pari, paese che ha dato i natali a Galeppini e che ospita una mostra per onorarne la figura.

Aurelio Galeppini era nato nel borgo di Casale di Pari (Grosseto), il 28 agosto 1917, da genitori sardi. Ben presto la famiglia si trasferisce nuovamente in Sardegna, più precisamente ad Iglesias, in forte espansione in quegli anni. Nella dinamica cittadina mineraria, che anni prima aveva ospitato anche il giovanissimo Amedeo Modigliani, uno zio di Galeppini gestiva il cinema cittadino. Qui grazie alla visione di alcuni primordiali cartoni animati, tra cui “Felix” nel 1925, sviluppa la sua passione per il disegno, per il quale era già molto portato fin da piccolo. All’età di dieci anni suo padre trova impiego a Cagliari e tutta la famiglia si trasferisce nel capoluogo isolano. Non esistendo in Sardegna una scuole d’arte, Galeppini s’iscrive all’istituto Industriale, che però lascia ben presto per coltivare la propria passione per il disegno.

Alla metà degli anni ’30 risalgono le prime collaborazioni: 1936 “Mondo Fanciullo”, 1936-39 “Modellina” dove appaiono i suoi primi racconti illustrati. Nel 1940 lo troviamo a Firenze, qui inizia a collaborare con la famosa casa editrice Nerbini, con la quale partecipa alla stesura di svariati numeri de “L’Avventuroso”. Viene in seguito imbarcato sull’incrociatore “Zara”, che poi colerà a picco nella battaglia di Capo Matapan nel marzo del 1941. in seguito collabora con numerosi fogli e periodici, tra cui “420”, noto periodico satirico in voga all’epoca. Dopo la guerra avvia diverse collaborazioni, tra cui quella con “L’Intrepido”, per il quale cura una serie di albi. Sul finire del 1947 prende contatti con Tea Bonelli delle “Edizioni Audace”, in quel periodo nasce il personaggio che ha reso famoso Galeppini: Tex Willer. Al settimanale “TexGaleppini dedica la maggior parte delle energie. Quando le dimensioni del lavoro divengono troppo gravose perché continui a curare anche le storie, Galep prende a curare la sola copertina, che disegna personalmente fino al numero 400. Aurelio Galeppini scompare a Chiavari il 10 marzo 1994, da oggi il papà di Tex Willer ha una sua piazza che ne omaggia la memoria.

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