Quando l’amore e le cure sono più forti del chirurgo estetico: nella gallery di foto gli impressionanti “prima e dopo” cui sono stati protagonisti i cani di molti rifugi della nostra isola. In un articolo come questo quasi non ci sarebbe bisogno di parole: le immagini parlano da sé. Ma forse è meglio sottolineare che gli artefici di questi veri e propri miracoli sono i volontari che operano nei rifugi e nei canili sardi.
Persone come me e come tutti voi ma con una missione: salvare esseri viventi innocenti dalla malvagità, abbandoni e soprusi dell’uomo. Là dove il male ha il volto dell’essere umano ecco un esercito silenzioso, per lo più al femminile, che si adopera, tutti i giorni senza festività né riposo alcuno e 24 ore su 24, per cercare di colmare vuoti istituzionali, morali e ridare una dignità e una seconda vita a creature nate sotto una cattiva stella.
Nella gallery di foto troverete le immagini di tanti cani recuperati in Sardegna in condizioni disastrose e pietose: cani maltrattati, umiliati, abbandonati, vittime prime del randagismo, una delle piaghe della nostra terra. Cani che solo grazie alle pazienti (costose e faticose) cure delle volontarie che li hanno accolti nelle strutture, hanno potuto godere di una seconda possibilità. Non si dimentichi che i danni, oltre che fisici, sono a livello psicologico: molti cani possono recuperare anche grazie a un duro e lungo lavoro a livello comportamentale ma ad altri resteranno per sempre cicatrici indelebili. Molti dei cani nelle immagini ma tanti altri ancora sono ospiti delle strutture in attesa del loro riscatto che ha il solo nome di adozione.
Si ringrazia di cuore le strutture che hanno fornito le immagini dei cani (tutte con una propria pagina Facebook e sito che si consiglia di consultare): Casa di Bingo di Capoterra, Bau Club di Settimo, rifugio Amici degli Animali di Gonnosfanadiga, canile Shardana di Cagliari, Amico Mio di Sestu, Muovi una Coda di Cagliari, Cave Canem a Serdiana e Shardana di Iglesias.