Stangata del Giappone ai formaggi sardi e italiani: da novembre export solo con certificazione sanitaria
Il Giappone, uno dei maggiori importatori di formaggi sardi, fa una stretta sull’export di questa eccellenza dell’isola. A partire dal 1 novembre tutti i produttori di latte e formaggi italiani, e quindi anche sardi, dovranno allegare una certificazione sanitaria apposita.
Il Giappone, uno dei maggiori importatori di formaggi sardi, fa una stretta sull’export di questa eccellenza dell’isola. A partire dal 1 novembre tutti i produttori di latte e formaggi italiani, e quindi anche sardi, dovranno allegare una certificazione sanitaria apposita.
«Tutte le spedizioni in arrivo dal 1° novembre prossimo in poi, quindi anche quelle spedite dall’Italia nei giorni precedenti a questa data ma il cui arrivo è previsto per il 1° novembre o che potrebbero giungere in questa data per eventuali ritardi – si legge sul sito dell’Ambasciata italiana a Tokyo – dovranno essere accompagnate dall’apposito certificato sanitario».
Il Pecorino Sardo e il Fiore Sardo sono al momento – stando ai dati di Clal – i formaggi italiani che hanno registrato il miglior incremento di esportazioni in Giappone nel 2017 rispetto all’anno precedente (+27%).
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