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Allarme sicurezza al carcere di Uta: risse, incendi e droga all’interno del penitenziario

carcere, Sardegna, Detenuti, giudizio

Sono stati tre giorni da bollino rosso sul fronte sicurezza al carcere di Uta. La denuncia arriva dai sindacati di Polizia Penitenziario dell’istituto, che con tre note separate hanno segnalato una situazione al limite. Detenuti che tentano di introdurre droga in carcere, ma anche risse, danneggiamenti, incendi.

« L’apice si è raggiunto nella serata di sabato 19 – racconta il segretario della Ulpa Penitenziaria, Michele Cireddu – quando contemporaneamente si sono verificate risse in diverse sezioni, e il personale presente in numero esiguo ha faticato a ripristinare l’ordine. Un detenuto si è barricato nella propria camera, ha distrutto suppellettili e allagato la sezione. Nel frattempo un altro detenuto in altra sezione si è rifiutato di rientrare nella camera, minacciando gli operatori».

Sempre sabato un detenuto che stava rientrando in carcere a Uta dopo un permesso premio è stato bloccato dalla Polizia Penitenziaria e controllato: aveva ingerito sette ovuli che contenevano 155 grammi fra marijuana, cocaina ed eroina. Lo segnalano Giovanni Villa segretario generale Fns Cisl e Sandro Atzeni del coordinamento della Fp Cgil:« Questo intervento, come tanti altri precedenti, farà in modo che all’interno del penitenziario si lavori in modo più sereno» dice Villa. Dello stesso avviso Atzeni: «La lotta continua nonostante la disperata situazione deficitaria di uomini e mezzi e strumenti per la sicurezza».

Episodi simili si erano già verificati la sera prima, venerdì 18, quando un detenuto ha appiccato un incendio nella propria cella,creando fumi nocivi nell’intera sezione.  Nell’occasione soltanto l’intervento provvidenziale della polizia penitenziaria ha evitato che il gesto determinasse un evento tragico.

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