Colpi sulle mani e sculaccioni ai bambini. Maltrattamenti, piccoli sollevati di peso, fatti cadere per terra e forzati con violenza. I bambini in alcuni casi venivano privati della merenda e addirittura dell’acqua.

Si tratta del quadro accusatorio della Procura di Cagliari nei confronti dei proprietari della Casa dei bambini Maria Montessori di Capoterra, scuola materna e asilo nido. Sono serviti tre anni di indagini condotte dal pm Liliana Ledda. Eulalia Demontis, 31 anni, titolare della scuola, e sua madre, Atena Salonis, 57, sono finite sul registro degli indagati per maltrattamenti.

Le violenze sarebbero avvenute tra il 2012 e il 2014. Determinanti i racconti di alcuni genitori ai Carabinieri, intercettazioni e una serie di filmati. Eulalia Demontis, proprietaria della scuola, ha respinto ogni accusa, sostenendo che tali accuse sarebbero state portate da una ex dipendente che agiva contro gli interessi della scuola, garantendo servizi privati alle famiglie.

Sono impressionanti i numeri raccolti da un rapporto redatto dall’avvocato Ulrich Weber presentato stamattina ai media tedeschi, che denuncia le violenze corporali e sessuali subite dai bambini del coro del Duomo di Ratisbona tra il 1964 al 1993.

Secondo Weber sarebbero 547 i bambini ad aver subito violenze corporali da parte di membri del clero di Ratisbona. Addirittura 67 di questi avrebbero subito anche violenze sessuali. Il coro è stato diretto anche dal fratello del Papa Emerito Benedetto XVI, Georg Ratzinger, ma in un periodo successivo. «Georg Ratzinger è assolutamente, temporalmente e realmente estraneo», aveva detto nel 2000 l’ex vescovo di Ratisbona Gerhard Mueller, quando si parlò per la prima volta dello scandalo. Ma secondo Weber Georg Ratzinger sapeva e «avrebbe fatto finta di non sapere».