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Prendi la pensione e scappa: due sardi su tre pronti a trascorrere la vecchiaia all’estero

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Pensioni sempre più basse e tasse sempre più alte. E uno stile di vita sempre più frenetico in Italia. Così due sardi su tre si dicono pronti a fare le valigie una volta giunta l’età della pensione.

A pesare sulla scelta la voglia di mantenere intatto il proprio stile di vita e vivere in luoghi con più servizi, adatti per chi non è più giovanissimo. Questo il quadro tracciato dall’Osservatorio di Reale Mutua Assicurazioni sul welfare. 

Perché no quindi a un futuro in Portogallo, Isola Canarie, ma anche più recentemente Paesi dell’Europa orientale come la Bulgaria.

I sardi hanno paura di diventare poveri da anziani (il 41 per cento) e circa la metà teme che la propria pensione non sarà sufficiente per sbarcare il lunario e arrivare alla fatidica fine del mese. Le altre paure sono quelle di non riuscire ad affrontare le spese sanitarie (42 per cento), dipendere dai figli o dai parenti (35 per cento) o gravare sulla famiglia anche per le più piccole necessità di tutti i giorni (26 per cento).

Il presente fa paura, in particolare la precarietà del lavoro (47 per cento) e l’instabilità generale dell’economia italiana (45 per cento). La paura di non riuscire a sostenere gli imprevisti è condivisa dal 38 per cento dei sardi, mentre dal 36 per cento la paura di non riuscire a risparmiare.

Per far fronte a tutto questo quasi la metà dei sardi punterebbe a crearsi un welfare complementare. Piace il mattone come investimento sicuro (41 per cento), meno i conti bancari (34 per cento) e il mercato finanziario (19 per cento).

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