«Sì, lo voglio». Anche nel Comune di Muravera, i futuri sposi potranno decidere di scambiarsi la poetica promessa di fedeltà per tutta una vita in spiaggia o in altri siti di notevole pregio storico e culturale.

La decisione è stata presa dall’Amministrazione comunale, guidata dal primo cittadino Marco Sebastiano Falchi. Coppie locali e non potranno, così, scambiarsi gli anelli e suggellare il romantico patto in un luogo diverso dalla classica aula consiliare, una cornice affascinante e mozzafiato che farà da sfondo ad una cerimonia – è il caso di dirlo – “fuori dal Comune”.

Così, il Municipio di Muravera ha scelto di accodarsi e di seguire le orme di altri comuni isolani che, già da qualche tempo, hanno individuato delle particolari e suggestive sedi distaccate dei propri uffici, mettendole a disposizione per la celebrazione dei matrimoni. Alghero, Carloforte, Iglesias, Quartu Sant’Elena, Cagliari sono solo alcuni dei comuni sardi in cui le coppie possono decidere di pronunciare il fatidico «Sì, lo voglio» in luoghi incantati. Una tendenza in aumento che favorisce anche una positiva spinta turistica: numerose, infatti, sono le coppie straniere che decidono di coronare il loro sogno d’amore in Sardegna.

Ma quali sono i luoghi indicati dalla Giunta comunale di Muravera? In questo caso i futuri sposi avranno l’imbarazzo della scelta tra ben cinque proposte.

Per chi subisce il fascino della storia è disponibile la “Torre dei Dieci Cavalli” – unica nel suo genere non solo in Sardegna, la sua edificazione si colloca nel XVI secolo – così chiamata perché era costantemente presidiata da dieci guardie a cavallo, sempre pronte ad allertare le popolazioni limitrofe da un imminente pericolo. Un altro sito è la corte della “Casa dei Candelai”, una dimora settecentesca che deve il proprio nome alla sua ultima abitante, l’artigiana Zia Savina, che si dedicava alla fabbricazione artigianale delle candele.

Torre dei Dieci Cavalli – Muravera.

Casa dei Candelai – Muravera.

Per coloro che, invece, hanno sempre sognato un matrimonio da favola, magari al tramonto, con i piedi nudi a contatto con la sabbia soffice e in sottofondo il suono delle onde del mare, il comune di Muravera mette a disposizione tre fantastiche spiagge: si tratta dello “scoglio di Peppino” e della spiaggia di “Piscina Rei”, nello splendido litorale di Costa Rei, e della spiaggia di “Torre Salinas”, ai piedi del promontorio in cui si erge la famosa torre spagnola.

Scoglio di Peppino – Costa Rei, Muravera.

Spiaggia di Piscina Rei – Costa Rei, Muravera.

Spiaggia di Torre Salinas – Muravera.

Insomma, con queste location incantevoli, viene davvero voglia di cercare l’altra dolce metà e di convolare a nozze davvero indimenticabili.

Ha pubblicato un articolo dell’Unione Sarda sul suo profilo Facebook commentandolo come peggio non avrebbe potuto. Uno studente 20enne di Ingegneria dell’Università di Cagliari è al centro in queste ore di un vero e proprio caso mediatico che divide chi – pochi per fortuna – gli dà ragione e chi invece – spesso con eccessiva e ingiustificata ferocia – gli dà torto. 

«Continuate a dire “una” “la” ma lo volete capire che se ha il c… è un maschio. M… fattu beni. Trans di m… se fosse stato sincero si sarebbe evitato la morte. Le martellate sono il minimo». Questo il contenuto del post scritto in solidarietà dell’assassino di una trans riguardante un caso di cronaca in Alabama.

Il post è stato commentato da centinaia di persone e condiviso da una settantina. «Datemi del Fascista ma credo ancora nei valori della famiglia, del matrimonio tra uomo e donna e del fatto che uno non si svegli la mattina e decida di cambiare sesso», ha ribadito con un post più “politically correct”, ma non meno deciso nei contenuti, lo studente a chi lo accusava di omofobia.

Il consigliere del Cda dell’Ersu Gianluigi Piras ha scritto una lettera al Rettore Maria Del Zompo per segnalarle il caso. «Ho provveduto a scrivere direttamente al Rettore Del Zompo perché approfondisca il caso e si adoperi nel prendere provvedimenti verso lo studente reo colpevole di tale gesto squalificante per l’onorabilità della nostra università», spiega Piras. 

«Considerate tutte le battaglie e le iniziative condotte dall’università attraverso una sensibile esposizione della sua persona – scrive Piras al Rettore – mi domandavo se il comportamento dello studente (ferme restando le eventuali iniziative che vorrà prendere la magistratura) sia compatibile con il proseguo del suo status di studente presso la nostra illustre Università».