Traffico intasato, parcheggi al completo e bagno di folla sulla terrazza del Bastione Saint Remy a Cagliari. Cose che di solito capitano per una partita di calcio, ma che stavolta si sono viste in occasione di un concerto di musica lirica. Il Bastione Saint Remy ieri tra le 21 e le 22 si è trasformato in un gigantesco teatro a cielo aperto, dove l’Orchestra e il Coro del Teatro Lirico di Cagliari hanno deliziato non solo gli appassionati, ma anche tante persone che, per questioni di tasca o di cultura, difficilmente riescono ad avvicinarsi alla musica lirica.
Certo, la scalinata ancora chiusa e gli ascensori non in funzione hanno causato qualche disagio, ma armati di pazienza i cagliaritani hanno percorso via Mazzini partendo da piazza Martiri e si sono assiepati in maniera educata e composta davanti al Coro e all’Orchestra del Teatro Lirico per assistere al concerto.
Poche le suonerie di cellulare in funzione, di più i cellulari e le macchine fotografiche innalzati sulle teste delle persone per portarsi a casa un pezzetto di magia. Già, perché la serata di ieri ha fatto assaggiare a tutta Cagliari, quella magia che solo la musica lirica è capace di produrre. Le due soprano Tiziana Caruso e Lavinia Bini, la mezzosoprano Agostina Smimmero, il baritono Devid Cecconi e il tenore Angelo Villari, guidati dal sorridente e sicuro Maestro Gérard Korsten, hanno accompagnato il pubblico in un percorso nazionalpopolare, dal Barbiere di Siviglia di Rossini, a “Noi siamo zingarelle” – “Di Madride, noi siamo mattadori” – “Di Provenza il mar, il suol” da La Traviata e “Chi del gitano i giorni abbelle” – “Stride la vampa!” da Il Trovatore (tutto di Verdi), passando per “Vissi d’arte” – “E lucean le stelle” della Tosca di Puccini. Gran finale con la “Bella figlia dell’amore” dal Rigoletto di Verdi, “Benedette queste carte” da L’elisir d’amore di Donizzetti, il celeberrimo “Va Pensiero” dal Nabucco di Verdi e il trionfale “Libiamo ne’ lieti calici” da La Traviata, sempre del compositore parmense.