Roghi sulla 554. Il sindaco Massimo Zedda rassicura: “Stiamo intervenendo”
Suonano rassicuranti le parole del sindaco di Cagliari Massimo Zedda che ieri, interrogato in Consiglio Comunale sulla questione dei roghi nel campo nomadi abusivo sulla SS 554. Il primo cittadino si è rivolto all’aula e ai residenti del quartiere Mulinu
Suonano rassicuranti le parole del sindaco di Cagliari Massimo Zedda che ieri, interrogato in Consiglio Comunale sulla questione dei roghi nel campo nomadi abusivo sulla SS 554. Il primo cittadino si è rivolto all’aula e ai residenti del quartiere Mulinu Becciu presenti anche loro durante la seduta del consiglio.
A chiedere chiarimenti per conto del comitato “No Diossina” Mulinu Becciu, il consigliere di maggioranza Marco Benucci che già a novembre scorso aveva presentato un’interrogazione analoga sempre al sindaco. All’epoca i roghi erano ripresi dopo un periodo di interruzione a seguito dello sgombero del campo nomadi abusivo avvenuto nel 2011. Ma dall’autunno scorso fino ad oggi la situazione non è cambiata, così come non sono cessati gli appelli del comitato e le segnalazioni alle forze dell’ordine e alle istituzioni per mettere fine a questo inquinamento perenne dell’aria.
«A Mulinu Becciu i residenti ad una certa ora devo chiudere le finestre perché il fumo nero e l’odore forte arrivano sino alle case del quartiere – ha spiegato Benucci -. Ormai la situazione è diventata insopportabile, sono state mandate decine di segnalazioni alle autorità».
Già qualche mese fa l’amministrazione si attivò per conoscere la situazione e bloccare queste attività ma anche allora, come nel 2011, il problema non parve di semplice soluzione. Come ha ricordato il sindaco Zedda, infatti, «nel 2011 c’era un’attività illecita nel campo nomadi che venne sgomberato subito. Ma la presenza dei rom lì era una copertura per chi, e non si trattava di rom, smaltiva i rifiuti in modo illecito. Intervenne addirittura l’antimafia – ha proseguito Zedda -. Dopo le indagini si scoprì che c’erano delle imprese sarde che smaltivano qui i rifiuti in modo illecito ma le indagini sono ancora in corso e i dettagli non si possono rivelare».
Adesso però i roghi sono ripresi ed è necessario un nuovo intervento. Il sindaco ha precisato di aver informato il Procuratore generale il quale parlerà con il magistrato titolare delle indagini in modo che tutte le forze dell’ordine possano intervenire alle segnalazioni di fuochi accesi. Anche il Prefetto e il Questore sono stati sollecitati affinché conoscano la questione ma la loro nomina recente e il G7 hanno rallentato un approfondimento di questo problema da parte loro.
Uno degli ostacoli alla risoluzione completa del problema sta però, secondo Zedda, nell’abbandono di quei terreni da parte dei loro proprietari che di fatto, non curandosene, favoriscono indirettamente attività illecite di questo tipo. «Interverremo sulla delimitazione dei terreni privati, caricando i costi sui privati compresi quelli della bonifica- ha ribadito Zedda – i proprietari sottovalutano gli aspetti economici e le conseguenze del lasciare un terreno in quelle condizioni».
«In relazione agli ultimi episodi – ha concluso il sindaco – il 23 giugno scorso è stato fatto un intervento nell’area occupata nella 554, da parte della Città Metropolitana con il Nucleo di Polizia Ambientale e i Carabinieri. Non si conclude oggi la vicenda ma ci auguriamo ci siano novità in questa direzione».
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