di Mario Fadda
Compie oggi sessanta primavere il più grande bomber sardo che la storia della Serie A ricordi. Sono 101 le reti messe a segno nelle sole gare di campionato disputate nella massima serie, queste fanno di Virdis il capocannoniere isolano per eccellenza. In questa speciale classifica precede Gianfranco Zola, Renato Raccis e Marco Sau.
Virdis conobbe giovanissimo la Serie A, il suo esordio con la maglia del Cagliari è datato 6 ottobre 1974 nella gara disputata al “Sant’Elia” contro il Vicenza. Al Cagliari giunse dopo una brillante stagione disputata con la casacca della Nuorese. A Nuoro, dopo alcuni spezzoni di partite, il 16 dicembre 1973 giunge la svolta. La Nuorese gioca al “Quadrivio” contro la Stefer di Roma, Frieri al 9’ porta in vantaggio i barbaricini e la gara fila liscia per tutto il primo tempo. Sembra che la squadra debba passare più di una volta, ma all’intervallo la differenza tra le due compagini rimane immutata. All’inizio della ripresa le cose si complicano per la Nuorese: è il 57’ e proprio Frieri è costretto ad abbandonare il campo per il riacutizzarsi di uno strappo all’inguine. Gli subentra Virdis, che finalmente ha modo di disputare quasi un tempo di gioco. Al 73’, partito dalla tre quarti di campo a zig zag, salta degli avversari, entra in area e salta anche il terzino Marchi, gli si fa incontro il portiere Pianetta, ma questo viene battuto da un suo tiro. 2 a 0 e prima rete per il sedicenne Virdis. Dopo la prima parentesi al Cagliari, nel quale forma con Gigi Piras la coppia d’attacco, nell’estate del 1977 passa alla Juventus.
Problemi d’adattamento ed alcuni malanni fisici, convincono la dirigenza bianconera a girarlo nuovamente al Cagliari per consentirgli di riprendersi. In rossoblù disputa una stagione discreta, così in previsione del 1981-82 ritorna a Torino, sponda bianconera, e il suo contributo è determinante per la conquista dello scudetto.
Ma per il torneo successivo si capisce subito che non c’è spazio per lui, Paolo Rossi, scontata la squalifica per calcio-scommesse, riprende il suo posto di titolare nell’attacco juventino. Virdis viene ceduto all’Udinese. Alla sua seconda stagione giocata a Udine segna 10 reti in 29 incontri, ma soprattutto gioca con uno dei più grandi campioni dell’epoca, Zico. Anche la sua permanenza con la maglia dell’Udinese è di breve durata, nella stagione 1984-85 passa al Milan, che segnerà la svolta definitiva nella sua carriera. Virdis ha 27 anni e vive da testimone privilegiato la creazione dell’armata rossonera della prima era Berlusconi. Nel 1986-87 il Milan contende lo scudetto al Napoli di Maradona, la sfida fallisce, ma Virdis vince la classifica dei cannonieri, non era mai accaduto che un sardo s’imponesse tra i marcatori prima di quel torneo.
Nel 1987-88 vince lo scudetto e la squadra si avvia verso il ciclo stellare di fine anno ’80. Nel 1988-89 vince la coppa dei Campioni e la coppa Intercontinentale, successi bissati nella stagione successiva. Ma Virdis nel frattempo si era già trasferito al Lecce. Chiude la carriera con il campionato 1990-91. Dopo oltre 25 anni i suoi record sono ancora in piedi e probabilmente resisteranno ancora a lungo, questo non fa altro che accrescere la sua fama. Auguri al bomber sardo per eccellenza.