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I sapori della Sardegna solcano l’oceano e raggiungono il cuore di Baltimora

A Baltimora, nel Maryland, c’è un piccolo angolo di Sardegna, grazie a Daniela Useli, cagliaritana doc, che ora vive negli Stati Uniti e dopo tanti sacrifici ha realizzato lì il suo sogno: aprire un ristorante tutto suo, il “Daniela”, per far conoscere oltreoceano le prelibatezze della nostra isola. La sua avventura negli Stati Uniti inizia 12 anni fa, quando suo marito, che lavorava nel campo della ricerca sulle tossicodipendenze, riceve un’allettante proposta: una collaborazione, a Baltimora, con il National Institute on Drug Abuse (NIDA) il più importante istituto al mondo per lo studio delle dipendenze. Daniela, suo marito Gigi e i figli, Marco che aveva 2 anni e Stefano che ne aveva quasi 7, fanno le valige e partono alla volta degli Stati Uniti, ma con la voglia di tornare presto in Sardegna. «Anche se si trattava solo di due anni, mi innamorai subito di Baltimora. Intravvedevo chiare opportunità di lavoro e prospettive di vita serene e tranquille, soprattutto per la crescita dei miei figli ma, il legame con la Sardegna e la mia famiglia era così forte da riportarmi qui sull’isola, con la decisione di non partire più».

Le proposte di lavoro a Cagliari però, non erano soddisfacenti, e dopo qualche delusione, dopo un anno di tentativi, Daniela e Gigi decidono di tornare negli Stati Uniti, dove a lui viene offerta una concreta possibilità di lavoro al NIDA. Da quel momento, anche se le radici di Daniela e della sua famiglia restano ben salde nella sua amata isola, la loro vita sarà a Baltimora. Daniela per i primi anni fa la mamma a tempo pieno, si dedica a Stefano e Marco, i suoi due piccoli, adora cucinare e come ama ricordare: «Sin da bambina osservavo mia madre, per ore ed ore, realizzare magie con un pugno di farina e qualche uova, per me lei era e sarà sempre la migliore».

Passano gli anni, e nel cuore di Daniela inizia a farsi largo un sogno, che da tempo teneva chiuso nel cassetto: aprire un ristorante tutto suo dove poter realizzare la sua passione per la cucina, unita all’amore per la sua terra. Inizia così un lungo periodo di insegnamento, per imparare non solo i segreti della cucina, ma soprattutto tutte le regole di un ristorante, amministrazione, servizi, personale e tutto ciò che riguarda la gestione: «Ho dovuto sacrificare anni andando a  fare esperienza. Non finirò mai di ringraziare uno dei più grandi chef, il mitico Riccardo Bosio, il proprietario del “Sotto Sopra”, il più famoso ristorante italiano di Baltimora, per avermi dato l’opportunità di imparare la gestione del ristorante, tramite una vera e propria full-immersion nel suo locale».

Dopo aver fatto esperienza ed essersi fatta conoscere, anche grazie all’attenzione della stampa locale, per le sue mani d’oro e per le sue ricette riuscite, per Daniela arriva il momento di buttarsi in una nuova avventura: «Sono partita da un piccolissimo locale con appena 10 posti a sedere e per 6 anni ho dato la possibilità a tanti clienti di gustare alcune delle pietanze più famose del repertorio di cucina della nostra isola. E circa un anno fa ho coronato i miei sogni, con l’apertura di un vero e proprio ristorante dove i clienti possono trovare un pezzo della mia Sardegna».

Grazie ad alcune lungimiranti imprese, che si impegnano nell’esportazione di prodotti sardi nel mercato americano, non mancano le materie prime per quanto riguarda i vini: il Vermentino, il Cannonau, la Vernaccia e soprattutto il Mirto, che in America era poco conosciuto, e come spiega Daniela: «Riesco a trovare il pecorino fresco e quello stagionato, la ricotta di pecora e tanti altri semplici ingredienti che permettono la riproduzione di ricette tradizionali, con i sapori genuini della nostra terra. Nel mio ristorante eseguiamo rigorosamente tutto come ai vecchi tempi, faccio ancora la fregola a mano tutte le settimane, ed anche culurgiones, seadas, gnocchetti e tra le spezie non manca mai lo zafferano sardo».

In questa piccola Sardegna che Daniela ha creato nel cuore di Baltimora, si valorizzano altre tradizioni sarde oltre a quelle enogastronomiche, in occasione della festa di San Valentino, era presente in sala una coppia vestita con il tipico costume sardo: «Il mio obiettivo è quello di far conoscere la vera cucina tradizionale italiana e soprattutto quella sarda, pochissimi americani conoscono la Sardegna, la maggior parte la scambiano per la Sicilia, in molte cartine geografiche non esiste neppure. Nel mio piccolo penso di aver fatto scoprire a tanti clienti l’esistenza del mio piccolo paradiso, che merita di essere scoperto».

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