Al Microcitemico parte il Progetto Emily e i reparti si trasformano in un salone di bellezza
Vi ricordate di Emily, del suo desiderio e dell’iniziativa nata per realizzarlo? Ora il progetto che porta il suo nome – appunto il Progetto Emily – è finalmente partito e da un mese regala momenti di leggerezza agli adolescenti in
Vi ricordate di Emily, del suo desiderio e dell’iniziativa nata per realizzarlo? Ora il progetto che porta il suo nome – appunto il Progetto Emily – è finalmente partito e da un mese regala momenti di leggerezza agli adolescenti in cura presso l’ospedale Microcitemico di Cagliari e il Centro trapianti midollo osseo.
Tutti i fine settimana, il reparto di Oncoematologia pediatrica e quello del Centro trapianti midollo osseo si trasformano in un vero e proprio salone di bellezza. Parrucchiere, estetiste e make up artist indossano la veste di volontarie e mettono a disposizione la loro professionalità per coccolare gli adolescenti che sono ricoverati presso l’ospedale cagliaritano e i loro genitori. Manicure, pedicure, massaggi, sono solo alcuni dei trattamenti offerti, finalizzati a garantire il benessere psicofisico dei pazienti e alleviare sofferenza e sconforto. Una vera e propria “terapia della terapia” che regala sorrisi e spensieratezza, portando un po’ di colore a quelle lunghe e grigie giornate di degenza.
Presentato ufficialmente lo scorso febbraio, il progetto è promosso dall’ASGOP (Associazione Sarda Genitori Oncoematologia Pediatrica) ed è nato sulla scia dello straordinario insegnamento di Emily. Difficile dimenticarlo: la bellissima adolescente, sconfitta da un linfoma NH nel giugno scorso, amava la vita e la celebrava in qualsiasi momento, fino all’ultimo. Un filo di trucco, un po’ di smalto sulle unghie; questo le bastava per sentirsi ancora bella e ritrovare il sorriso, nonostante la malattia. Un sorriso che, adesso, si accende sui volti di chi vive questi semplici, ma fondamentali, momenti di svago.
L’iniziativa è stata accolta con entusiasmo da tutti: pazienti, genitori e personale medico che ha mostrato una straordinaria collaborazione. Ampia è stata anche l’adesione dei volontari professionisti, con continue richieste per divenire parte integrante del progetto.
‹‹È stato faticoso iniziare, ma stiamo raccogliendo grandi soddisfazioni e dei riscontri positivi da parte degli adolescenti e dei loro genitori›› – ci dice Sonia Masala, mamma di Emily. Non solo le giovanissime, ma anche i maschietti sembrano apprezzare i trattamenti offerti. ‹‹Questo è ciò che volevamo ottenere – continua – I loro sorrisi sono, per noi, il premio migliore››. Perfino i pazienti più piccoli sono incuriositi, specie le bambine che accettano volentieri una manicure, vivendola come un momento di gioco colorato.
La serenità e la spensieratezza che il progetto regala sono altresì fondamentali per le mamme dei pazienti, anche loro costrette a stare nei reparti per tempi, a volte, davvero lunghi. Un massaggio o una semplice messa in piega è per loro un’occasione di sfogo, in cui si aprono e si confidano – ci spiega Sonia.
Il Progetto Emily sta, quindi, volando in alto. Tuttavia, oltre allo straordinario lavoro dei volontari, affinché si possa ricreare l’atmosfera di un vero e proprio salone di bellezza, l’iniziativa è alimentata anche da una raccolta fondi, organizzata dall’ASGOP e disponibile sulla pagina Facebook “Progetto Emily”, nonché sul sito ufficiale dell’Associazione. Acquistare il cospicuo materiale impiegato nei trattamenti sarebbe altrimenti impossibile. Donazioni, pergamene e bomboniere solidali, perciò, sono focali affinché il progetto dedicato al desiderio della bellissima adolescente possa crescere e tramutarsi in un servizio permanente.
La raccolta fondi, inoltre, è funzionale anche alla realizzazione di un’altra iniziativa che a febbraio era ancora in fase decisionale. “Andare Oltre” – questo è il nome – è adesso parte integrante del Progetto Emily e, in collaborazione con l’associazione “L’Altra Via”, punta a ricreare momenti di svago al di fuori dei reparti ospedalieri. I piccoli pazienti potranno così staccare dalla routine terapeutica e trascorrere delle giornate all’aria aperta, praticando lo “yoga della risata” e frequentando corsi di equitazione presso il Centro ippico Bosco Vivo di Sarroch, dove si svolgono anche attività di “Pet theraphy”.
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