Ragazzi del camper, giorno 11: paesaggi da sogno davanti alla cala di Sa Culumbera
Ragazzi del camper, giorno 11: paesaggi da sogno davanti alla cala di Sa Culumbera. Dopo l’intensa giornata di ieri, troviamo un posto dove parcheggiare il nostro Westfalia e concederci una dormita “piena”! Vi ricordiamo che il Sardinia Photo Tour non
Ragazzi del camper, giorno 11: paesaggi da sogno davanti alla cala di Sa Culumbera.
Dopo l’intensa giornata di ieri, troviamo un posto dove parcheggiare il nostro Westfalia e concederci una dormita “piena”!
Vi ricordiamo che il Sardinia Photo Tour non è mica una vacanza, eh: sveglia alle 05:30 per fotografare e filmare l’alba, lavoro al computer, sessione al tramonto e, quando il cielo è libero (ecco un’altro aspetto positivo del maltempo! Non ci ha costretto a stare svegli tutte le notti), nottata a immortalare la Via Lattea e le stelle!
Inoltre vi sfidiamo a passare più di 10 giorni a vivere in 2 metri quadri di camper (non fraintendete: adoriamo il Wesfalia, e i suoi spazi sarebbero godibilissimi se non fosse strapieno di attrezzatura fotografica)!
Quindi smettetela di invidiare i due ragazzi con il camper e la loro vacanza da sogno in giro per la Sardegna (ormai parliamo come se avessimo moltitudini di fan a seguire le nostre avventure, invece magari ci sono solo i parenti, e magari neanche tutti)!
Stavamo dicendo, dopo questi 10 giorni di lavoro abbiamo deciso di prenderci una giornata di “vacanza” prima del ritorno, ma al risveglio ci rendiamo conto di trovarci di fronte all’ennesimo paradiso: uno strapiombo che si affaccia (meno male che non abbiamo parcheggiato 10 metri più avanti) su una cala stupenda!
La cala in questione risponde al nome di Cala di Sa Culumbera, un’insenatura a U che offre, dal punto in cui ci troviamo, una vista mozzafiato: si ha l’impressione che nella parte bassa nascosta allo sguardo ci siano delle grotte (proviamo a cercare qualche informazione su internet, ma nulla: per l’ennesima volta ci troviamo di fronte alla totale mancanza di supporto turistico-promozionale). Mandiamo in avanscoperta i droni (oggi vi regaliamo anche una foto “volante”), mentre Raffaele si spinge più avanti, fino alla vicina Cala de Su Riu e Sa Ide, un’altra splendida caletta rocciosa (probabilmente calcarea) che si trova più a Nord. Una costante di entrambe le cale è il colore scuro delle acque, che fanno pensare a dei fondali molto profondi. Capiamo quindi che anche oggi bisogna sfoderare fotocamere e videocamere per una anomala sessione mattutina (ma si, sfatiamo questo mito che si fotografa solo ad alba e tramonto, diamine)!
Dopo la mattinata passata al lavoro, arriva il momento “pulizie di primavera”: pieghiamo le coperte, sistemiamo i letti, passiamo la scopa (è più complicato pulire un piccolo van che una casa), Federico mette ad asciugare le scarpe (ormai è diventata un’abitudine nelle sessioni in spiaggia infilare i piedi in acqua, con tutte le scarpe) e finalmente, visto il bel sole, mettiamo a scaldare la sacca d’acqua per la doccia (vi risparmiamo le foto di noi che ci laviamo, ma, per chi volesse averle, potete scriverci in privato sulla pagina Facebook di Sardinia Photo Tours): ci concediamo persino un caffè che, come già detto, è l’unico sfizio che si siamo portati dietro in ricordo della civiltà, insieme alla carta igienica. Dopo qualche chiacchiera con i vicini di camper (diamine, abbiamo parlato più inglese in questi 10 giorni che in una vacanza in Inghilterra) ci concediamo un po’ di riposo e, calato il buio, è arrivato il momento dell’ultima (che momento solenne) cena: ringraziamo ancora per questo gli amici polacchi Kuba ed Ewelina (di cui abbiamo parlato nell’articolo di ieri) che hanno diviso con noi il loro cibo e, dopo esserci saziati a salame e formaggio (ragazzi, non vediamo l’ora di assaggiare i Pierogi, ravioli polacchi che parrebbero molto simili ai nostri culurgiones), ci prepariamo a passare la nostra ultima (diamine, già ci manca) notte all’interno del Westfalia, prima del ritorno alla civiltà. Domani si parte!
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