Scarichi abusivi, oltre 700 denunce negli ultimi sette mesi da parte di Abbanoa
Nei depuratori sardi capita che arrivi un po’ di tutto: residui oleosi, reflui di macellazione e della produzione lattiero-casearia o addirittura sostanze chimiche. Nono sono poche le 754 denunce presentate negli ultimi sette mesi da Abbanoa nei confronti di aziende e attività
Nei depuratori sardi capita che arrivi un po’ di tutto: residui oleosi, reflui di macellazione e della produzione lattiero-casearia o addirittura sostanze chimiche. Nono sono poche le 754 denunce presentate negli ultimi sette mesi da Abbanoa nei confronti di aziende e attività produttive a seguito di 2746 ispezioni e 497 controlli di qualità dell’acqua.
I dieci comuni risultati meno virtuosi sono stati Settimo San Pietro nella Città metropolitana di cagliari, San Gavino Monreale e Carbonia nel Sud Sardegna, Terralba nella provincia di Oristano, Ilbono e Lanusei in Ogliastra, Tempio Pausania in Gallura e Thiesi in provincia di Sassari. Secondo le analisi fatte dal gestore unico dell’acqua in Sardegna, a seconda del periodo gli scarichi anomali variano. Intorno a Pasqua e Natale frequenti sono gli scarichi derivanti dalla macellazione delle carni, mentre tra ottobre e dicembre, periodo di molitura delle olive, i residui oleosi sono tra le principali anomalie riscontrate. Non sono stati pochi i danni in passato dovuti allo scarico nei depuratori di oli per auto, idrocarburi vari o residui di vernici di carrozzerie.
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