Site icon cagliari.vistanet.it

Piste ciclabili invase dai pedoni in Via Is Mirrionis: la foto pubblicata da un lettore che divide l’opinione pubblica cittadina

La foto non ha bisogno di spiegazioni: la pista ciclabile di recente costruzione in via Is Mirrionis, usata alla stregua di un marciapiede. A scattarla è Mario Porru che l’ha pubblicata in un forum su Cagliari molto attivo su Facebook.

Pista ciclabile Via Is Mirrionis- foto di Mario Porru

«Lungi da me – scrive Porru – polemizzare sempre sugli stessi aspetti, ma secondo voi cosa significa quanto mostrato in questa foto? Per me almeno tre cose: la superficialità con cui le persone occupano gli spazi collettivi destinati ad altre funzioni (pedoni che occupano le piste ciclabili, più avanti ci sono ambulanti sulle piste ciclabili). Il concetto sarebbe stato identico se avessero camminato con sufficienza in mezzo alla strada. I marciapiedi troppo stretti: in tutta via Is Mirrionis, che è molto trafficata dai pedoni, si dedica più spazio a lasciare le auto parcheggiate che ai pedoni. Cosa, per la visione che ho io di città, ingiusta. L’imbocco della pista è a 10 metri prima di questo punto. Un ciclista vede se è invasa oppure no. Perché un ciclista dovrebbe prendere la pista invece di proseguire per strada? Ne vedo tanti quotidianamente che fanno così. È colpa dei ciclisti o un fallimento dell’infrastruttura? E nel secondo caso, di chi sarebbe la colpa?».

Un post che ha scatenato un acceso dibattito, come spesso accade a Cagliari quando si parla di biciclette e ciclabilità della città. Non tutti sono dello stesso parere. «Secondo me osserva un’altra utente – è tutto riassunto nel primo punto. la mancanza di rispetto, nel senso più ampio possibile, dilaga. colpa della mancanza di sorveglianza\sanzioni? può essere. quello che mi sorprende è perchè non si prendano contromisure. un paio di dissuasori buttati qua e là impedirebbero l’invadenza delle auto e indirizzerebbero naturalmente i pedoni, creando anche spazi poco appetitosi per i bancarellari».

Ma sono tante anche le persone che criticano il modo in cui le stesse piste ciclabili sono costruite. «Il problema, purtroppo, non sta solo nelle persone che occupano le piste – replica un altro utente – ma nel modo in cui queste sono state costruite. Nelle arterie principali della città il parcheggio dovrebbe essere vietato in toto e sostituito da corsie preferenziali per i mezzi pubblici in cui possano accedere anche le bici. Diciamo che, perché Cagliari diventi una città a portata di ciclisti, le sue 10 strade principali dovrebbero essere come l’ultimo tratto di via Dante – quello che dal Caffé Europa arriva a Viale Diaz – in cui alle macchine non è consentita né la sosta né il parcheggio. C’è poco da discutere: le piste ciclabili non possono essere a ridosso dei parcheggi, ne va della sicurezza dei ciclisti».

«Per non parlare, poco più avanti, della ricreata ‘doppia fila’, con l’unica differenza che ora la corsia é unica… io vedo come unica soluzione la rassegnazione. Non parliamo poi del tratto di inizio via Is Mirrionis, la mattina usare quel pezzo equivale a volersi suicidare per fare lo slalom tra apixedde, cassette e macchine», racconta un iclista disperato.

Inciviltà, inadeguatezza della rete ciclabile e mancanza di abitudine alla convivenza tra ciclisti, pedoni e automobilisti. Su questi tre temi i cagliaritani si dividono. DI sicuro, di ciclabilità se ne parla e anche tanto, soprattutto sui social. Ciclisti urbani Cagliari, Fiab Cagliari città ciclabile onlus e Cagliari in bici le pagine e i gruppi segnalati da Mario Porru dove è possibile parlare di questi argomenti.

 

Exit mobile version