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Mamoiada: il 17 e 18 gennaio si rinnova il rito dei magnifici falò per Sant’Antonio Abate

A Mamoiada il 16 e 17 gennaio si rinnova l’appuntamento con la festa di Sant’Antonio Abate, celebrata con l’accensione dei fuochi nei rioni del paese e la prima sfilata dei Mamuthones e Issohadores, che in un rituale a metà tra sacro e profano inaugurano il tempo di carnevale.

La festa cristiana, così come molte altre feste, ha origine nei riti pagani che in tempi remoti avevano valore propiziatorio per la nuova annata agraria. I festeggiamenti hanno inizio la sera del 16 gennaio, “Sa die de su Pesperu”, con l’accensione e la benedizione di un grande fuoco realizzato dinanzi alla chiesa parrocchiale. Per tutta la notte e per i due giorni successivi la popolazione si raccoglie intorno ai fuochi. Ai compaesani e ai visitatori sono offerti vino e dolci. In questa circostanza, per la prima volta nell’anno, appaiono i Mamuthones e gli Issohadores, che visitano i vari rioni danzando intorno ai fuochi con il loro caratteristico passo cadenzato.

La festa rappresenta un momento conviviale molto importante per le comunità barbaricine. Attorno al fuoco per due o tre giorni si riuniscono le famiglie e i vicinati. Si pensi che solo a Mamoiada ogni anno vengono preparati circa 40 falò. Sant’Antonio è un’occasione per stare insieme, ricordare momenti passati, passare alcune ore in allegria dimenticando malumori e preoccupazioni.

Mamoiada da diversi anni si usano bruciare vecchie radici di alberi tagliati da tempo, per evitare di creare ulteriori danni all’ambiente. I componenti di ogni rione versano una quota ed ogni famiglia porta il vino, dolci, e generi alimentari che verranno consumati nei giorni di festa. Nel pomeriggio del 16 gennaio, verso le 16,30, il prete benedice il fuoco della chiesa principale (Patrona Beata Vergine Assunta) girando per tre volte attorno al fuoco col santo e tutti i fedeli in processione, da quel momento si accendono tutti i fuochi dei vari rioni e si da inizio alla festa (Sant’Antoni de su O’U) con un via vai di persone che per tutta la notte si spostano da un rione all’altro per gustare il vino nuovo e i dolci. Il giorno dopo alle 14,30 nella sede pro loco si da inizio al rito della vestizione dei Mamuthones e degli Issohadores, subito dopo si parte con la processione danzata che va a visitare tutti i rioni dove è stato acceso un fuoco.

 

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