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Le dieci domande: intervista al “cuciniere” Davide Bonu

Davide Bonu all'opera

Guai a chiamarlo chef: il termine giusto per definire il suo compito nel mondo per lui è “cuciniere”.

Parliamo di Davide Bonu, enfant prodige della cucina sarda: giovanissimo rappresentante, ma non per questo senza una solida cultura che affonda le basi nella terra di Sardegna, di una cucina che parte dalla tradizione e dai suoi piatti e ingredienti più tipici per esprimersi con innovazione e modernità. Dice di sé: “Il lavoro, la passione e lo studio, solo quelli, mi hanno portato a fare la cosa più bella della vita: lavorare in cucina. La tradizione, ma anche mia Madre, il Mercato e i suoi frequentatori, un vecchio libro di ricette ingiallito e la voglia di sperimentare con la consapevolezza che per creare non si deve distruggere, ma imparare e innovare sul solco già tracciato”. Ha iniziato dietro le quinte come aiuto cuoco, per poi diventare barman e 3 anni fa iniziare l’avventura (appena conclusa) come cuoco per CUCINA.eat, l’innovativo ristorante cagliaritano. Sempre alla ricerca di stimoli nuovi ma con un occhio sempre attento a ciò che la sua Sardegna gli ha regalato, Davide Bonu è senza dubbio uno dei più interessanti e talentuosi cuochi da tenere d’occhio, con una brillante futura carriera.

Il libro che terresti sempre sul comodino
C’è sempre un libro sul comodino… La cosa importante è non fargli prendere polvere. L’alchimista di Paulo Coelho è uno di quei libri che mi piace rileggere quando ho tempo.

Canzone che canti sotto la doccia
Under Pressure dei Queen. Sentirsi sotto pressione a tutti gli effetti quando cerchi di riprodurre un’estensione vocale alla Freddie Mercury

Modo di dire che più di rappresenta
Less is more. L’essenzialità senza troppi fronzoli. Dall’architettura alla cucina, passando per lo sport. Ha sempre fatto parte di me.

Film preferito
“Vivi la tua vita intensamente prima che tutto finisca… perché dopo saremo cibo per i vermi e concime per i fiori…” L’attimo fuggente.

Se rinascessi che mestiere vorresti fare
L’agricoltore. Dedizione e passione, fatica e costanza non bastano. Devi entrare in sintonia con la terra e saperla ascoltare. Questo mi attira tantissimo.

A quale eroe/eroina ti senti più vicino
Vorrei avvicinarmi ai miei genitori. Grande lavoratore mio padre, perfetta educatrice mia madre. Hanno tirato su quattro figli che li stimano.

Il piatto che cucini meglio
Ti dico il mio preferito… Su pani frattau

Dove vorresti vivere
Vorrei viaggiare ancora tanto per essere sempre più sicuro di voler vivere dove sono nato.

Se fossi un colore quale saresti e perché
Adoro il mare e i suoi colori. Mi piace vederli cambiare con il passare delle ore e delle stagioni.

Sei arrivato a questo punto della tua vita. Dagli un voto
Un 7? Sono giovane e c’è ancora tanto da fare…

Le tre cose che trovi inconcepibili in questo mondo
Non so realmente come rispondere, ci sarebbe da essere troppo seri… Una cosa veramente inconcepibile è l’ignoranza. Troppo spesso andiamo avanti per sentito dire. Informiamoci, è più facile di quanto possa sembrare.

Il valore che ritieni il migliore da insegnare e coltivare
L’onestà. Iniziamo a coltivarla seriamente, ce n’è un gran bisogno.

Un lato del tuo carattere che vorresti non avere
Diventare “ispido” come un riccio quando qualche cosa non va.

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