Arbatax. Commissionata da Hitler, la Buena Chica diventerà nave da crociera
E’ il 1945 e i cantieri navali Nakskov Shipyard danno alla luce un’imbarcazione di lusso, la Buena Chica ( Bella Ragazza): trentacinque metri di imponente acciaio pronti per le traversate atlantiche. A commissionarla due anni prima un grande estimatore delle barche di
E’ il 1945 e i cantieri navali Nakskov Shipyard danno alla luce un’imbarcazione di lusso, la Buena Chica ( Bella Ragazza): trentacinque metri di imponente acciaio pronti per le traversate atlantiche. A commissionarla due anni prima un grande estimatore delle barche di lusso: Adolf Hitler, che però non la vide mai poiché a pochi mesi dal varo, la seconda guerra mondiale terminò e il fuhrer morì suicida.
Lo yatch restò quindi in Danimarca, dove fu impiegato dalle forze armate per le difficili operazioni anti-mine dei mari del nord. Dopo essere stata asservita ai più svariati utilizzi ( da operazioni segrete a banchetti politici) oggi questo prodigio della cantieristica danese si trova nella darsena del porto di Arbatax, pronta per il restauro. E il suo futuro pare essere quello di nave da crociera, una sorta di albergo di lusso galleggiante. Al momento risulta di proprietà della Unicredit Leasing: dopo il restyling arbataxino, verrà riproposta sul mercato.
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Le fave: sapevate che sono i legumi più coltivati in Sardegna?
Rappresentano circa il 60% della produzione di legumi nella nostra isola.
Sapevate che i legumi più coltivati in Sardegna sono proprio le fave? Ebbene sì! Secondo le statistiche le fave rappresentano circa il 60% della produzione di legumi nella nostra isola. Ed oltre ad essere il legume più apprezzato da noi sardi, la fava ha delle caratteristiche nutrizionali molto interessanti: contiene carboidrati ma anche tante proteine, circa il triplo di quelle presenti nel grano e nel riso. Per questo da sempre è un alimento base della cucina povera. Sono state probabilmente il primo legume consumato dall’uomo, almeno 3000 anni fa.
Particolarmente favorevole alla coltivazione di questo legume è il microclima che si viene a creare nella zona tra Capoterra e Pula, in provincia di Cagliari. Qui la vegetazione prospera indisturbata, protetta dalla presenza delle colline e agevolata dal giusto tasso di umidità presente nell’aria dovuto ai grandi stagni del territorio. Quella che abitualmente si mangia è la Vicia faba maior (o fava grossa) dai semi lunghi e piatti, ma esistono altre varietà più piccole, utilizzate per l’alimentazione degli animali o per preparare il terreno alla semina dei cereali.
Ma come si mangiano le fave fresche? Le fave di stagione sono ricche di vitamine e minerali, soprattutto se mangiate crude. Da febbraio a maggio, in Sardegna si trovano in commercio in 2 versioni: favette “da rosolare”, le più piccole e tenere e sono buone sia crude che saltate in padella. Nel Sud Sardegna si fanno abitualmente rosolare in un soffritto di aglio o cipolla e eventualmente lardo o pancetta e poi cuocere a fuoco lento col coperchio per pochi minuti. Oppure si mangiano crude col formaggio o solo col sale. Poi ci sono le fave fresche “da bollire”, più grandi, perché lasciate sulla pianta più a lungo, ma anche un pò più coriacee e un po’ farinose, cominciano ad assomigliare alle fave secche. Quindi solitamente si mangiano cotte, bollite o stufate. Con l’arrivo del caldo le fave si seccano e vengono conservate per preparare delle tipiche zuppe invernali.
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